Stranieri Ovunque, una Biennale per 700 mila

La Mostra di Adriano Pedrosa si chiude con uno dei risultati migliori di sempre: +18% di visitatori rispetto all’edizione pre-Covid del 2019. Buttafuoco: «Un entusiasmante successo e una grande lezione»

Anna Sandri
Pubblico per “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” di Adriano Pedrosa
Pubblico per “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” di Adriano Pedrosa

Al visitatore numero 699 mila 304 la biglietteria della 60esima Esposizione Internazionale d’Arte ha abbassato le serrande e disattivato l’online.

La Biennale di Venezia a quel punto ha fatto i suoi conti, e ha capito di aver spento la luce su una delle edizioni più visitate di sempre, con una crescita del 18 per cento rispetto all’edizione pre-Covid del 2019, e seconda solo alla precedente del 2022, quel “Latte dei sogni” a cura di Cecilia Alemani che aveva registrato il record di 800 mila visitatori.

Prima di aggiungere ai 700 mila le 27 mila 966 presenze delle tre giornate di preapertura, si è calcolato che la Biennale è stata visitata da 3 mila 321 persone al giorno (di media).

Il 30 per cento di questi è stato rappresentato da giovani e studenti under 26, sono aumentate del 20% le scuole primarie, il 35% delle scuole proviene dall’estero.

Ancora, le statistiche dicono che il 18% del totale ha gradito la visita di gruppo più che il piacere di perdersi in solitudine o in coppia tra Giardini, padiglioni e Arsenale; quanto all’appeal internazionale, il pubblico è arrivato per il 59 per cento dall’estero e per il 41 per cento dall’Italia.

E, non certo ultimo, questa edizione raggiunge il miglior risultato di sempre anche per la partecipazione delle categorie fragili, con un +67% che conferma la costante attenzione della Biennale per l’accessibilità del patrimonio culturale. Dato da cerimoniale, la Mostra è stata visitata da 11 capi di Stato e primi ministri, 72 ministri e viceministri; 43 ambasciatori e viceambasciatori. “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” a cura di Adriano Pedrosa può a questo punto di diritto essere definita una Mostra con una delle più alte affluenze di pubblico di sempre.

«Salutiamo con nostalgia la Biennale Arte di Adriano Pedrosa, il suo entusiasmante successo e la sua grande lezione, siamo tutti Stranieri Ovunque» è il commento del presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco.

«Le opere nella mostra da lui curata hanno valicato i confini dei Giardini e dell’Arsenale per entrare nel quotidiano e nel nostro orizzonte mentale. In questo tempo così difficile per il mondo, l’arte ci ricorda che tutto è polemos tra culture, punti di vista, passato e avvenire. Ma ci insegna anche che la direzione della vita è nell’incontro del tu, del noi, oltre la disperata solitudine dell’io. Siamo tutti Stranieri Ovunque nell’attraversamento dei mondi, nel vissuto dell’esistenza, e dunque nel divenire della bellezza e della nostra stessa libertà, laddove ci stringe il comune sentire dell’Arte».

Il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco
Il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco

Da Adriano Pedrosa un bilancio che è anche gratitudine: «Con la chiusura della Biennale Arte 2024, dopo una settimana di straordinarie performance, sono grato soprattutto agli artisti che hanno partecipato alla Mostra, allo staff della Biennale, al mio team, a tutti i prestatori, le gallerie, gli sponsor e i donor che hanno supportato l’Esposizione con tanta generosità, così come sono grato ai 700.000 visitatori che sono venuti a vedere la mostra. Sono grato al presidente Roberto Cicutto per avermi nominato e al presidente Pietrangelo Buttafuoco per il suo sostegno. È sempre malinconico vedere una mostra di questa portata giungere alla fine, tuttavia, in un certo senso il viaggio continua. Adesso sono curioso di vedere che futuro avrà Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, soprattutto per la comprensione, l’accoglienza e la visibilità degli artisti del Sud del mondo, così come degli artisti indigeni, queer, autodidatti e delle figure del XX secolo provenienti da Africa, Asia e America Latina».

Visitata da 4.289 i giornalisti accreditati solo nei giorni di pre-apertura, questa Biennale è stata raccontata in tutto il mondo: la rassegna stampa riporta oltre 2. 500 articoli cui si aggiungono servizi e speciali su tv, radio, riviste specializzate e online.

Il sito della Biennale ha registrato 1,6 milioni utenti attivi, 7,5 milioni visualizzazioni di pagina, 19,7 milioni eventi generati. I contenuti sulle piattaforme social della Biennale hanno ottenuto 101 milioni di visualizzazioni, e circa 1,7 milioni di interazioni.

Oggi inizia il disallestimento, e se è vero che mette una certa malinconia è altrettanto vero che la Biennale guarda sempre avanti e già vede il 2025. Si inizierà con la 19esima Esposizione Internazionale d’Architettura diretta da Carlo Ratti, dal 10 maggio al 23 novembre; dal 31 maggio al 15 giugno ci sarà il 53esimo Festival Internazionale del Teatro diretto da Willem Dafoe; dal 17 luglio al 2 agosto il 19esimo Festival di Danza Contemporanea; diretto da Wayne McGregor. Dal 27 agosto al 6 settembre l’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica diretta da Alberto Barbera per chiudere, dall’11 al 25 ottobre, con il 69esimo Festival di Musica Contemporanea diretto da Caterina Barbieri.

Riproduzione riservata © il Nord Est