“Asfalto Amaro”, il film che racconta il Nordest industriale (con gli occhi di un camionista)
Il film indipendente è ambientato a Nordest e racconta, in dialetto veneto, la vita dei camionisti e delle periferie industriali. Un film ruvido e “estremamente reale” che parla di fatiche quotidiane e sogni delle classi meno abbienti

“Asfalto Amaro”, amaro e grigiastro come le autostrade nordestine e le arre industriali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
E’ Il nuovo film indipendente scritto e diretto da Marvin Miller, giovane regista padovano, laurea in filosofia, che ha scelto di raccontare il mondo dei camionisti e delle periferie industriali del Nordest attraverso un linguaggio cinematografico ruvido, autentico e profondamente legato alla realtà.
Un western urbano tra asfalto e fatica quotidiana
Ambientato tra Padova, Marghera e le province di Veneto e Friuli, “Asfalto Amaro” si presenta come un “western urbano”: un racconto di sopravvivenza, dignità e resistenza. Protagonista è Bruno, un camionista travolto dai debiti e da un sistema economico che non lascia scampo. Quando la pressione diventa insostenibile, si ritrova davanti a una scelta che potrebbe cambiare tutto.
Il film sarà girato completamente in dialetto veneto, con uno stile visivo crudo e realistico affidato alla direzione della fotografia di Lorenzo Pezzano. Il protagonista sarà interpretato da Samuele Ferri, affiancato da attori professionisti e da volti emergenti del territorio, selezionati grazie alla collaborazione con la scuola di recitazione “Rec.itando”.
Una storia personale che diventa cinema
Il progetto nasce da un’esperienza personale del regista. «Per due anni e mezzo ho fatto il camionista – racconta Miller – in quel periodo ho vissuto situazioni intense, ascoltato storie vere e incontrato persone che mi hanno lasciato un segno. Alcuni di quei momenti sono entrati nel film esattamente come li ho vissuti, senza bisogno di inventare nulla».

Classe 1994, Marvin Miller, di casa Mulino Vision, ha una formazione filosofica che influenza il suo sguardo registico, sempre attento alla condizione umana e alle dinamiche sociali. Dopo cortometraggi e documentari selezionati in festival nazionali e internazionali, “Asfalto Amaro” segna il suo debutto nel lungometraggio.
Una campagna dal basso per raccontare chi non ha voce
Per finanziare la produzione è stata lanciata una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, con l’obiettivo di raccogliere 26.500 euro in tre mesi. I fondi copriranno i costi più urgenti legati alla produzione, mentre il budget complessivo sarà completato con contributi privati, partnership culturali e il coinvolgimento di realtà produttive del territorio.
La produzione è aperta anche a sponsorizzazioni e forme di product placement pensate per integrarsi in modo coerente nel racconto. L’idea è creare un progetto collettivo, che unisca cinema e territorio.
«Asfalto Amaro – sottolinea Miller – non è solo un film. È un pezzo di realtà. Parla del Nordest, ma anche di un’Italia che lavora e cade in silenzio, tra turni massacranti, porti industriali, trattorie di provincia e margini urbani. È un film che accende i fari su chi fatica ogni giorno per restare a galla, in un mondo dove il confine tra giusto e necessario è sempre più sottile».
Le prossime tappe
Il progetto ha già completato la sceneggiatura ed è in fase di pre-produzione. Le riprese sono previste entro la fine del 2025, mentre l’uscita è attesa per il 2026. Per presentare il tono e lo stile del film è già disponibile un teaser, girato come anteprima, che restituisce fin da subito il respiro visivo e l’atmosfera cruda della pellicola.
Riproduzione riservata © il Nord Est