"La fusione non si fa più. Il Banco Popolare è nelle condizioni di proseguire per la sua strada stand alone e Saviotti non va via". Così l'amministratore del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, ha risposto oggi al Messaggero
Governance con ruolo dipendenti, limite ai diritti di voto al 5%, spazio ai valori storici della cooperazione e un rapporto di concambio che non penalizzi gli azionisti. Ecco cosa vuole il Patto Bpm in vista della fusione