Nella ritmica è nata una stella e si chiama Tara Dragas: «Penso a divertirmi»
L’atleta friulana racconta l’oro e il bronzo vinti alla Coppa del Mondo, al nastro e alla palla: «Momento incredibile»

Un po’ di shopping milanese con la famiglia e poi di nuovo in palestra per preparare la World Challenge Cup di ginnastica ritmica del prossimo weekend a Cluj-Napoca e i mondiali di Rio de Janeiro. Per l’uragano Tara Dragas, atleta delle Fiamme Oro e dell’Asu Udine e sorpresa più bella della tappa italiana di Coppa del Mondo con un oro al nastro e un bronzo alla palla, i festeggiamenti sono durati solo qualche ora.
Tara, come ha trascorso “il giorno dopo”?
«Mi sono goduta qualche giro per le vie di Milano con la famiglia. Domani mattina (23 luglio, ndr) presto assieme al team azzurro e alla mia allenatrice e mamma Spela Dragas voleremo in Romania».
È stata la giornata fin qui più bella della carriera?
«Sì, vincere due medaglie in Coppa del Mondo nello stesso giorno è stato fantastico. Sapevo di essere sul podio al nastro perché ero in testa e dopo di me c’erano solo due avversarie ma quando è arrivato l’oro è stato incredibile».
A Milano lei e la sua compagna d’azzurro Sofia Raffaeli siete state trattate come delle star.
«C’erano cinquemila persone e quando hanno chiamato Sofia come prima ginnasta delle finali ho sentito un boato incredibile. Noi ci scaldiamo dietro ai pannelli e non vediamo gli spalti ma sentivamo benissimo le urla di gioia dopo un elemento fatto bene».
Il pubblico l’ha caricata?
«Prima di entrare sono molto concentrata: sento solo le ultime parole di mia mamma e durante l’esercizio non mi accorgo di nulla. Le urla per me le ho sentite però tutte alla fine e mi hanno molto emozionato».
Queste poche ore l’hanno resa più popolare?
«Non controllo spesso i social ma oggi ho guardato Instagram per curiosità e in poche ore ho avuto cinquemila follower in più. Penso di aver conquistato i cuori di tante persone e questo mi rende felice».
Negli ultimi mesi è migliorata tantissimo. Qual è il segreto?
«Tutte le mie avversarie più forti arrivano dalla partecipazione alle Olimpiadi e forse avvertono maggiormente la pressione di dover vincere. Io posso ancora godermi le gare al di là del risultato».
Sofia Raffaeli cosa le ha detto?
«Mi ha fatto i complimenti e io e a lei. Di solito però sentiamo il bisogno di staccare e non parliamo molto delle gare. Sofia mi aiuta tanto ed è un esempio perché osservo molto i suoi comportamenti e cerco di imparare».
L’esercizio “d’oro” al nastro le calza a pennello.
«È quello che mi diverte di più. Ultimamene ho qualche difficoltà con il cerchio: a Desio, in preparazione, ne ho rotti due in due giorni».
Ci racconta il segreto del nuovo body?
«Era pensato per il nastro perché ricorda l’abito che Ivete Sangalo indossa per cantare la canzone che utilizzo nell’esercizio. Poi però abbiamo pensato che era l’esibizione alla palla, che non stava andando tanto bene, quella che aveva bisogno di un cambiamento. Ed è stata una scelta azzeccata».
Come affronta la World Challenge Cup del prossimo weekend?
«Come una prova generale: modificheremo qualche elemento degli esercizi in vista di Rio. Se le esibizioni non saranno perfette non sarà un problema: abbiamo visto che gli esercizi funzionano, sono creati bene e portano punteggi alti».
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