«Vuoi vedere come costruiamo una casa?» La proposta per umarells

Wolf Haus lancia le visite ad un cantiere di Vipiteno in Alto Adige: «Vedrai la velocità di esecuzione e la precisione di ogni lavorazione, rivolgendo al consulente tutte le domande che desideri». Per partecipare bisogna compilare un questionario

La redazione
Foto tratta dal sito Treccani
Foto tratta dal sito Treccani

Alzi la mano chi non conosce il significato del termine «umarell». Va bene, siete in pochi ma avete pur sempre diritto a una spiegazione. E’ un termine dialettale bolognese che indica gli anziani, spesso pensionati, che si intrattengono a guardare i lavori in corso, specialmente nei cantieri edili. Gli umarells veri, cioè quelli professionisti proprio, devono avere alcune caratteristiche ritenute semplicisticamente accessorie dai profani. Una, tenere le mani dietro la schiena. Un’altra, commentare o dare consigli. Cioè, l’umarell in posizione passiva non è dato. Il nostro, di fatto, si erge a capocantiere da fuori. 

Spiega il sito della Treccani

L’idea iniziale non riguardava i pensionati che “vigilano” sui lavori in corso, ma i bolognesi attempati in generale: “Nasce dall’osservazione degli anziani urbani in giro per la città. Queste presenze ci sono sempre state, ma nessuno si era mai preso la briga di dare un nome a questa categoria umana. Ed è così che ho preso in prestito il dispregiativo termine bolognese umarèl…, l’ho reso positivo aggiungendo una ‘elle’ e l’ho trasformato in umarell, parola erroneamente usata per indicare gli anziani urbani con le mani dietro la schiena intenti ad osservare i cantieri”. Poi: “Siccome ho sempre sostenuto che gli umarell fossero nel mondo, ho aggiunto una ‘esse’ e ho ricavato il plurale umarells.

Nel 2005 vidi il primo umarell della mia vita (in realtà ne avevo visti migliaia, ma non avevano quel nome), raccontai di lui sul blog Spettro della bolognesità. Ne nacque “il blog spinoff Umarells, dove incitavo i lettori ad armarsi di una macchina fotografica digitale, di scovarli, fotografarli e osservarli. Loro osservano noi e noi, diventando umarells watchers, osserviamo loro”. Risultato: “Due anni dopo dal blog, è nato il libro; le radio, le televisioni, Internet hanno cominciato a parlare di questo delirio e… continuano a parlare di loro. Umarells è diventato un brand da promuovere e da proteggere, quindi un lavoro”.

Per inciso, cliccate qui per una gustosissima pagina del magazine Treccani

Umarells, il cantiere è vostro

Eccoci alla notizia. La società Wolf System Srl ha deciso di reclutare umarells a chiamata. La sua sede è a Campo di Trens, ossia nei pressi del confine italoaustriaco del Brennero, in Alta Valle d’Isarco. Wolf Haus Italia, si legge sul sito, fa parte del Gruppo internazionale Wolf System, realtà industriale leader in Europa nella costruzione di edifici e strutture in legno: «Qui da noi, Wolf Haus ha scelto di risiedere nella terra dei costruttori in legno per eccellenza, a contatto con un ricco panorama naturale: l’Alto Adige».

La proposta è quella di visitare il cantiere a Vipiteno, tra il 12 luglio e il 30 agosto. Il testo che vuole far gola agli umarells è questo: «Potrai apprezzare i vantaggi della prefabbricazione in stabilimento, applicabile a qualsiasi progetto, vedrai la velocità di esecuzione e la precisione di ogni lavorazione, rivolgendo al consulente tutte le domande che desideri. Toccherai con mano la tecnologia costruttiva di una casa in legno Wolf Haus e scoprirai tutti i vantaggi di abitare in una residenza da sogno! Dopo la tua iscrizione il nostro consulente di zona ti contatterà per comunicarti indirizzo, orario e modalità di visita».

Segue un form online con cui gli aspiranti umarells possono provare a pescare il jolly, con due domande infide: «Hai un progetto?» e «Quando vuoi costruire?»

 

 

 

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