Con Paperino alla scoperta di Gorizia Capitale europea della cultura

Nel numero di Panini il celebre papero e il cugino Paperoga vanno alla scoperta della Capitale europea della cultura

Margherita Reguitti
Paperino alla Transalpina
Paperino alla Transalpina

Yeah! Paperino e il cugino Paperoga raccontano Gorizia capitale europea della cultura dalle pagine del numero di Topolino in uscita oggi, primo di ottobre.

Sono stati infatti mandati in veste di giornalisti-inviati della prestigiosa testata Papersera a Nordest a caccia di scoop per una narrazione inedita, avvincente e sorprendente di questo anno extra-ordinario per la vita della città, già famosa come Nizza austriaca, a braccetto con Nova Gorica.

Nelle edicole goriziane, e non solo, già nei giorni scorsi sono fioccate le prenotazioni per il numero 3645 del magazine edito da Panini Comics.

Il titolo che “urla” dalla prima pagina è già un indizio di avventura: “Paperino, Paperoga e il gigante gentile” per la sceneggiatura di Marco Bosco e i disegni di Giampaolo Soldati. Due firme che sono, ça va sans dire, un affidavit a alta tensione nel plot, che, diciamolo subito, sarà una carambola di fatti raccontati da immagini con ritmo incalzante.

Arrivando in città i due cugini paperi iniziano il loro peregrinare affascinato per le vie del centro. Passano lungo la storica e commerciale via Rastello, attraversano la piazza della Vittoria dove svetta la fontana del Nettuno fino alla Transalpina.

Seguono la pista di una leggenda autoctona misconosciuta altrove con protagonista, in un passato lontano, Mainardo Gašpaper, leggendario fuorilegge goriziano. La sua missione depredare i ricconi per donare ai poveri.

Come in ogni buon giallo, meglio cold case, gli indizi si rivelano poco a poco, con costante parsimonia e, in questa ricerca, gli incontri sono molti, personaggi e luoghi di una gorizianità creata dalla fantasia degli autori. Ma si sa che quando si maneggia la storia aiuta avere un esperto, e dunque in scena entra Pico De Paperis, insigne studioso in città per una conferenza di cui è prestigioso relatore.

Pico rivela che in giovinezza si era occupato del brigante buono, ed anzi ne aveva scritto in un libro durante un soggiorno studio a Gorizia. Per ciò la ricerca seguirà due filoni paralleli; far riemergere dal passato la figura del misterioso birbante e trovare la preziosa pubblicazione. E dove cercare un libro? Ma in biblioteca per Bacco, luogo di conservazione della cultura su carta. Sgrunt! La ricerca fra gli scaffali e negli archivi non dà i risultati attesi, qualcosa è andato storto! Qualcuno non ha fatto bene il suo lavoro, pare.

«Non conoscevo la storia di Gorizia e documentandomi per costruire la sceneggiatura ho imparato molto di questo territorio così particolare. Soprattutto nelle vicende della sua comunità divisa per tanto tempo nonostante i legami di sangue. Una bella occasione», spiega l’autore Marco Bosco.

«Abbiamo raccontato la città usando l’ironia per insegnare divertendo mescolando realtà e fantasia, con una sorpresa finale. La missione di Topolino è da sempre insegnare ai lettori, bambini o adulti. I luoghi, quando hanno nomi di fantasia, sono però riconoscibili. Per questo viene posta molta cura nella ricerca delle informazioni. In questo caso abbiamo anche scandagliato i cognomi più diffusi per creare il personaggio di Mainardo Gašpaper».

Tre sono i passaggi per la realizzazione del fumetto: si inizia con l’individuazione del soggetto e la scrittura della sceneggiatura e quindi vengono eseguite le tavole e i disegni. In questo numero anche altre due short stories dai titoli “Ci sono domande?” e “Problemi di budget”, firmate rispettivamente da Niccolò Testi e da Marco Bosco, entrambe disegnate da Giampaolo Soldati.

Protagonisti sempre Paperino e Paperoga con Zio Paperone e i nipoti Qui, Quo e Qua in giro per le strade e le piazze di Gorizia. Alzi la mano chi non ha mai letto almeno una volta nella vita “Topolino” personaggio nato oltre 90 anni dalla geniale e vulcanica mente di Walt Disney!

Il magazine pubblicato in Italia da oltre settant’anni si riconferma, dopo il successo dell’uscita di maggio dal titolo "Zio Paperone e l'enigma del vecchio castello", dunque capace di raccontare divertendo la contemporaneità, mescolando passato e presente, nel segno di una tradizione di lettura che passa di generazione in generazione. —

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