Nuovi concorrenti tra i modelli di AI generativa
In principio fu ChatGPT, poi sono arrivati via via tutti gli altri. Una carrellata delle alternative possibili: da DeepSeek a Grok, da Mistral a Qwen


Se il capostipite ChatGPT e lo sfidante Claude sono i modelli potenti più usati di GEN-AI, entrambi gratuiti sul web, seppure in quantità limitata, illimitato invece è il modello cinese DeepSeek che con algoritmi più intelligenti usa hardware meno potenti e perciò è meno costoso. Ottimizzato per prestazioni elevate nel linguaggio naturale e in programmazione, è anche potente in modalità multimodale, cioè su testi e immagini caricate. Richiede registrazione con numero di telefono ed è gestito in Cina, quindi lontano dalle garanzie della normativa europea e dal GDPR.
Esistono altri modelli da provare? Sì, ed è utile lavorare con tutti per apprezzare differenti risposte o controllarle e superare i limiti giornalieri di uso gratuito imposti da alcuni. L’interfaccia della riga di comando per avviare una chat è identica e i prompt accettano indifferentemente qualunque lingua.
Un buon punto di partenza per conoscere i modelli disponibili è chiederlo alla stessa GEN-AI, che fornirà nomi e siti di riferimento. Oggi i più conosciuti sono Llama di Meta e Mistral, nonché i più recenti Kimi sviluppato a Pechino, Qwen, un prodotto di Alibaba, e Grok, un assistente, integrato in X (ex-Twitter) per facilitare ricerche tramite modelli linguistici, naturali ottimizzato per migliorare l’esperienza utente sulla piattaforma X, ma non ancora disponibile in Europa. Un tweet di Elon Musk informa che sarà la miglior GEN-AI al mondo: “Grok 2 should exceed current AI on all metrics. In training now." Poiché però lo stesso Musk ha affermato più volte che tra soli 10 anni l’uomo sarà su Marte, è lecito dubitarne.
(*) Docente di Big Data Management, MIB Trieste School of Management
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