Imprese in difficoltà: «Una sfida trovare personale qualificato»

Confapi apre uno sportello che opera in sinergia con le istituzioni locali. Confindustria ha avviato un canale diretto con il Ghana per le assunzioni

Cristian Rigo
Un operaio egiziano al lavoro in un cantiere nel centro di Milano in un'immagine d'archivio del luglio 2000.
Un operaio egiziano al lavoro in un cantiere nel centro di Milano in un'immagine d'archivio del luglio 2000.

La ricerca di personale qualificato è sempre più complessa ed è un problema che ormai interessa tutti i settori, dall’industria all’agricoltura passando per il turismo. Ecco allora che il nuovo decreto flussi può rappresentare per molte imprese un’importante opportunità. Per poterla cogliere Confapi, l’Associazione Piccole e Medie Industrie del Friuli Venezia Giulia ha messo a disposizione tutta una serie di servizi. Confindustria Alto Adriatico invece ha avviato un progetto che nell’arco di 12 mesi ha consentito di inserire 300 lavoratori ghanesi.

Lo sportello dedicato

«Il decreto flussi rappresenta un’opportunità importante per le imprese interessate a reperire personale qualificato. Il nostro obiettivo è garantire all’imprenditore un servizio efficiente, accompagnandolo in tutte le fasi della procedura, non sempre di facile decodifica, con iter che implicano un’interlocuzione con diversi soggetti istituzionali pubblici - sottolinea Massimo Paniccia, presidente di Confapi Fvg -. Per questo in associazione abbiamo messo a punto uno sportello dedicato, che lavora in sinergia con Questura, Prefettura, Polizia locale, Ufficio immigrazione, Centro per l’impiego e Direzione lavoro della regione Fvg».

Il protocollo

Confapi nazionale ha sottoscritto un protocollo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e da anni si occupa di tutte le pratiche del decreto flussi offrendo un’assistenza completa che esclude, per le domande presentate tramite l’associazione, l’obbligo di asseverazione ordinariamente previsto per le richieste inoltrate in forma autonoma.

Le figure più richieste

Negli anni passati, le richieste presentate dalle imprese hanno riguardato principalmente i settori della meccanica, dell’edilizia, della ristorazione, dell’alimentare e dell’hospitality, con l’inserimento di figure molto richieste quali saldatori, carpentieri metallici, meccanici, muratori, cuochi, camerieri e addetti alle camere. Con il nuovo decreto flussi Confapi Fvg conta di riuscire a soddisfare anche le richieste del settore dei manufatti in cemento e dei laterizi, tipico della prefabbricazione e non esclude che ci possano essere potenziali sviluppi anche per il settore del trasporto e della logistica.

Il progetto Ghana

Sono più di trecento i giovani ghanesi arrivati in Italia grazie al progetto ideato da Confindustria Alto Adriatico con la collaborazione dei Salesiani e di Umana. «La particolarità di questa iniziativa - illustra il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti - è che i giovani vengono formati nel loro Paese d’origine, sia quanto a competenze linguistiche che tecniche sulla base delle reali esigenze delle aziende. Quando salgono sull’aereo di fatto hanno già un contratto in tasca. L’imprenditore deve trovargli una soluzione abitativa e i primi sei mesi viene completata la formazione». Un modello che potrebbe essere seguito da altre regioni come Veneto, Lombardia, Marche e Toscana. «L’altro vantaggio - sottolinea Agrusti - è che questi ingressi non rientrano nel conteggio dei flussi».

Capitale umano

Secondo il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, anche a causa dell’inverno demografico, il capitale umano sarà una delle principali sfide da affrontare. «Nei prossimi anni secondo la Regione mancheranno 100 mila lavoratori e per dare una risposta adeguata è importante attivarsi subito. Il progetto Ghana è un esempio virtuoso che risolve anche il problema della formazione che deve essere sempre più mirata tenuto conto che i macchinari presenti negli stabilimenti sono sempre più tecnologici».

Agricoltura

Martin Figelj, presidente della Coldiretti del Fvg, assicura che, «nonostante la meccanizzazione dei processi abbia consentito di dare risposta al 90% della raccolta, restano molti i lavori che necessitano di manodopera e, soprattutto in certe zone, trovare persone disponibili è molto complicato. Ben venga quindi il decreto flussi».

Inserimento

Il presidente della Camera di commercio di Pordenone e Udine, Giovanni Da Pozzo sottolinea l’importanza non solo della formazione ma anche dell’inserimento dei lavoratori stranieri nel contesto culturale e sociale. «Anche da questo punto di vista l’operazione Ghana è positiva - assicura - e il fatto che si stia valutando di ripetere l’iniziativa con altri paesi come l’Argentina è sicuramente positivo».

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