Stratus, la variante ricombinante del Covid preoccupa gli esperti: sintomi e diffusione
La variante XFG, soprannominata Stratus, si diffonde rapidamente a livello globale, con mutazioni che la rendono più resistente agli anticorpi. Sintomi distintivi: raucedine, congestione e febbre. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova variante


L’estate 2025 si apre con un nuovo scenario sul fronte Covid-19, in cui le varianti del virus raddoppiano i protagonisti in poche settimane.
Dopo NB.1.8.1, ribattezzata “Nimbus” dagli esperti, a farsi notare rapidamente è stata una nuova variante: la XFG, soprannominata “Stratus”, ufficialmente designata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come variante di Sars-
Il profilo di Stratus
Stratus (XFG) è una variante ricombinante, definita “Frankenstein” dagli esperti, nata dall’unione di due lignaggi LF.7 e LP.8.1.2, con il primo campione risalente al 27 gennaio 2025.
Rispetto a Nimbus e a un’altra variante sotto osservazione (JN.1), Stratus presenta mutazioni specifiche nella proteina Spike, tra cui alcune agli amminoacidi 478 e 487 che migliorano la capacità del virus di eludere gli anticorpi.
Questo rende la nuova variante potenzialmente più "abile” a sfuggire al sistema immunitario, anche se, al momento, non risulta più pericolosa in termini di gravità o mortalità.
La diffusione globale in crescita
I dati più recenti dell’Oms indicano che Stratus sta crescendo rapidamente a livello globale. Al 22 giugno 2025, sono state caricate su Gisaid 1.648 sequenze di XFG da 38 Paesi, pari al 22,7% delle sequenze di Sars-CoV-2 disponibili nella settimana dal 26 maggio al 1 giugno, con un incremento netto rispetto al 7,4% di quattro settimane prima.

La crescita è stata registrata in tutte e tre le regioni Oms che monitorano i dati: in Europa la presenza è passata dal 10,6% al 16,7%, mentre nel Sudest asiatico l’aumento è stato impressionante, dal 17,3% al 68,7%.
In India, Stratus è stata la variante dominante per tutta la primavera, mentre Nimbus è rimasta poco diffusa.
Sintomi distintivi: la raucedine
Un elemento caratteristico della diffusione di Stratus arriva dall’India, dove medici e media locali hanno evidenziato un sintomo ricorrente e particolare: la raucedine.
I pazienti Covid lamentano infatti una voce roca e irritazione alla gola, insieme a tosse secca e mal di gola, distinzioni importanti rispetto alle ondate precedenti, nelle quali prevalevano la perdita di gusto e olfatto.
Anche nel Regno Unito, dove domina Nimbus, i medici segnalano un sintomo simile: un forte mal di gola descritto come una “lama di rasoio” al momento della deglutizione. Sintomi più comuni, comunque, rimangono stanchezza, febbre, dolori muscolari e congestione, con una grande variabilità nelle manifestazioni cliniche.
L’efficacia dei vaccini e raccomandazioni Oms
L’Oms rassicura che i vaccini Covid attualmente approvati restano efficaci contro Stratus e Nimbus nel prevenire malattie sintomatiche e gravi.
Il gruppo tecnico consultivo sull’evoluzione del virus invita a mantenere alta la vigilanza, condurre test di neutralizzazione e comparare gli effetti di questa variante con le altre in circolazione. Nel frattempo, le raccomandazioni permanenti per il Covid-19 dell’Oms sono state prorogate fino al 30 aprile 2026, per supportare gli Stati membri nel gestire questa fase di transizione da emergenza a controllo.
L’estate 2025 vedrà dunque il confronto sul “palcoscenico” mondiale di due varianti di Covid-19, Nimbus e Stratus, che, sebbene diverse, convivono e si contendono il predominio.
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