I leoncini diventano due, Zaia ringrazia per le 200 mila preferenze e rispolvera i cartelli, ma con la Ai
Un «bonus track» nella fortunata (e discussa) serie di video realizzati da Andrea “Degheius” Gastaldon su progetto del governatore uscente. L’imitazione di Crozza “santifica” il successo dell’operazione. E rilancia con i fumetti

Oltre duecentomila grazie, anzi a essere precisi 203.054, un cuore di nuvole e… un nuovo amore. Come nelle storie a lieto fine, Luca Zaia ha deciso di ringraziare il Veneto con un nuovo video della serie AI realizzata dal creativo Andrea Gastaldon. Nella puntata finale, l’iconico leoncino alato che ha fatto decollare i consensi regionali della Lega fa la conoscenza di un’irresistibile leoncina, con tanto di incontro romantico di fronte al Ponte dei Sospiri e gita in gondola sul Canal Grande.
Fra una panoramica dei sette capoluoghi e l’arrivo in Laguna del “Doge”, il capitolo finale dello storytelling del cucciolo marciano è un colorato omaggio ai 203.054 veneti che hanno scritto ZAIA sulla scheda elettorale, confermando il successo di un ‘operazione mediatica inedita. Quella di Zaia, con la consulenza dell’artista vicentino, è infatti la prima campagna elettorale italiana (e forse al mondo, se pensiamo a campagne strutturate con una pianificazione ben diversa dalla viralità casuale dei singoli meme) realizzata interamente con l’intelligenza artificiale.
I numeri parlano chiaro: tre milioni e mezzo di visualizzazioni e oltre 200.000 interazioni solo sui social, a cui si aggiungono decine di migliaia di condivisioni attraverso i canali di messaggistica diretta come WhatsApp. Un’altra peculiarità è il periodo di esecuzione estremamente breve: tre settimane. Una campagna leggera, come l’ha definita il Presidente uscente, ma dall’impatto storico, se pensiamo che il precedente record risale al 1985 con le 121.000 preferenze del democristiano Alfredo Vito.
Come ha raccontato Gastaldon, la prima apparizione del fortunato leoncino di San Marco risale a un reel satirico che l’autore (con lo pseudonimo DEGHEIUS) aveva realizzato a inizio ottobre per le testate e gli account social di Nord Est Multimedia.
Nel video, anch’esso prodotto integralmente con le AI generative, l’emblema della Regione diventa cucciolo e guarda romanticamente le stelle alla ricerca del suo Presidente. Una rappresentazione ironica di quella che, per 15 anni, è stata una vera e propria relazione sentimentale, con forti tratti di identificazione fra l’elettorato veneto e Zaia.

Il Presidente uscente ha apprezzato, cogliendo il potenziale virale del contenuto, e ha deciso di contattare Gastaldon con un’idea ben precisa per riprendere il cucciolo marciano e dargli una nuova storia da raccontare: i sette capoluoghi veneti, con le loro bellezze riscoperte dall’irresistibile leoncino, speciale guida turistica capace di arrivare a tutti.
Senza dimenticare il mantra informativo della campagna, “Dopo Zaia, scrivi Zaia”, per il quale il cucciolo alato diventava anche elettore al seggio, mostrando esplicitamente come si fa ad esprimere la preferenza sulla scheda.
Tanti anche gli articoli a commento dell’operazione, così come le parodie (l’ultima in ordine cronologico è di Crozza) e persino alcuni tentativi di imitazione. Lo stupore iniziale di alcuni commentatori ha rapidamente lasciato il passo di fronte ai risultati tangibili e a un sentiment molto positivo da parte del pubblico.
Per Andrea Gastaldon la campagna elettorale di Zaia non è il primo caso di viralità legato a un utilizzo inedito dei nuovi linguaggi di comunicazione.

A febbraio, l’autore vicentino aveva raggiunto più di 30 milioni di visualizzazioni e 15 milioni di interazioni con Strip in Trip, video AI in cui rappresentava Trump, Netanyahu e altri leader internazionali nel mare color rosso sangue di fronte alle macerie di Gaza. A maggio aveva poi collaborato con Moni Ovadia, voce narrante di un nuovo video dedicato alla memoria di Papa Francesco.
I dati della campagna
VISUALIZZAZIONI social media: 3.500.000
INTERAZIONI social media: 200.000
Nota: a questi numeri va aggiunta la diffusione nei canali diretti come WhatsApp, con una copertura stimata di almeno 100.000 persone.
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