Turismo in calo a luglio in Croazia: non succedeva da anni
Gli arrivi registrano il -2% e i pernottamenti calano di un punto. È la prima battuta d’arresto dopo molte stagioni da record

Dopo un ottimo giugno, il turismo estivo in Croazia registra un luglio all’insegna della negatività. Sono scricchiolii, indice di una situazione non ottimale e non al passo con le scorse stagioni. La Comunità turistica croata ha pubblicato i dati di luglio che, paragonati alle cifre di un anno fa, denunciano il 2% di arrivi in meno e il calo dell’1% in fatto di pernottamenti. Si tratta di 4,6 milioni di vacanzieri e di 29,2 milioni di soggiorni.
Non è certo un’emergenza per il comparto, ma la Croazia era abituata a una lunga serie di anni con numeri in ascesa (pandemia esclusa), mentre adesso, in piena stagione, piovono lamentele di chi vive di turismo, in primis i ristoratori dalmati, costretti a vivere quotidianamente con tavoli vuoti o con villeggianti che non spendono più di tanto.
I risultati di cui sopra sono stati dovuti tanto alle scelte dei vacanzieri d’oltreconfine, quanto a quelle dei croati.
In luglio infatti sono giunti in una sempre più costosa Croazia 4,2 milioni di ospiti stranieri, corrispondenti a una flessione su base annua di 2 punti percentuali, mentre i quasi 26 milioni di pernottamenti hanno significato una diminuzione dell’1%. L’identica percentuale (-1%) ha riguardato i turisti di casa, che sono stati 429 mila e hanno realizzato 3,3 milioni di soggiorni.
Che cosa ci ha poi detto luglio quanto a sistemazioni? L’unico aumento ha toccato gli alberghi, dove sono stati rilevati 4,8 milioni di “notti”, con un incremento del 2,3% su base annua. La diminuzione più marcata di soggiorni, di 2,3 punti, ha avuto per protagonisti gli affittacamere (12,3 milioni di pernottamenti). La spiegazione è semplice: il costo degli appartamenti è schizzato alle stelle negli ultimi anni e la gente preferisce la comodità di un hotel, spesso meglio attrezzati di soluzioni che mediamente negli appartamenti si presentano piuttosto retro.
Un passo indietro è stato compiuto anche dai campeggi istro-quarnerino-dalmati e della Croazia continentale: i soggiorni sono stati il mese scorso 5,7 milioni, ovvero l’1,1% in meno.
Stando all’Assoturistica nazionale, in questi giorni il Paese ospita poco più di un milione di vacanzieri, con al primo posto per presenze i tedeschi e i croati, seguiti da sloveni, austriaci, polacchi, cechi e olandesi, mentre gli italiani sono dietro, rispettando un trend che dura da tempo. Sono lontani anni luce i periodi, specialmente nella ex Jugoslavia, quando gli ospiti del Bel Paese gareggiavano per la prima posizione nella classifica dei pernottamenti con i tedeschi, superandoli però nettamente per le spese in ristoranti, trattorie, bar e discoteche.
Aggiungiamo che se luglio non è stato da incorniciare, il mese di giugno verrà ricordato. Rispetto al giugno 2024, gli arrivi hanno segnato il 12,6% in più, mentre l’aumento dei pernottamenti è stato del 14,5%. —
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