Ragusa, ritrovati ancora in vita gli ultimi due canoisti dispersi: la bora aveva rovesciato 11 kayak in mare
Le piccole imbarcazioni si erano tutte rovesciate a causa delle precarie condizioni meteomarine e 11 kayakisti, tra cui un bambino, sono finiti in mare

RAGUSA (DUBROVNIK) Si sono avventurati in mare, a bordo di kayak, presi a noleggio e senza alcuna guida. Ma lo hanno fatto in modo incauto perché nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 25 settembre, le acque che bagnano l'antica Ragusa (Dubrovnik) e la sua riviera erano alquanto mosse per la bora che stava soffiando da ore.
Il risultato, molto drammatico, non si è fatto attendere: attorno all'isoletta di Lacroma (in croato Lokrum), proprio di fronte alla città di San Biagio, le piccole imbarcazioni si sono tutte rovesciate a causa delle precarie condizioni meteomarine e 11 kayakisti, tra cui un bambino, sono finiti in mare.
L' allarme è subito scattato, con la polizia ragusea allertata intorno alle 15 e 20 da alcuni testimoni che dalla terraferma avevano assistito alla paurosa scena.
Tempo un paio di minuti e i soccorritori si sono messi in moto, ben sapendo che ogni attimo era prezioso nel trarre in salvo gli imprudenti kayakisti, di cui non è ancora nota la nazionalità, anche se pare trattarsi di turisti stranieri, probabilmente tedeschi.
I primi 9 sono stati trovati quasi immediatamente e fatti salire a bordo di una motovedetta della Capitaneria portuale di Ragusa. Dato il moto ondoso e i refoli fino a 80 chilometri orari, ci sono state difficoltà nel rinvenire gli ultimi due kayakisti, una donna e un uomo, entrambi giovani. Con il sopraggiungere dell’oscurità, le ricerche sono state sospese e riprese nella mattinata di oggi, martedì 26 settembre. Prima di mezzogiorno, le autorità locali hanno fatto sapere di avere ritrovato sane e salve le due persone scomparse, ma non hanno fornito ulteriori dettagli.
Alle ricerche, svoltesi tra Ragusa e Lacroma, come pure nel canale di Calamotta, hanno preso parte imbarcazioni della Capitaneria portuale e della polizia, battelli turistici e natanti privati, tra cui quello appartenente al raguseo Dominko Radic: "Ho visto 4 – 5 kayak rovesciati e intorno galleggiavano documenti, effetti personali, anche due giubbotti salvagenti. Ho salvato due kayakisti che però non hanno aperto bocca perché sotto choc. Ho poi saputo che per fortuna sono stati salvati tutti”.
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