Mega ponte di Sabbioncello, a inizio 2023 pronte anche le strade d’accesso

Pronti a inizio 2023 gli ultimi 7 chilometri di collegamento all’infrastruttura. A Fiume avviati i cantieri per la statale tra il Molo Zagabria e la circonvallazione

Andrea Marsanich

FIUME Il progetto legato al ponte di Sabbioncello, in Dalmazia, che comprende anche le strade d’accesso all’infrastruttura, sta per essere completato, per un investimento complessivo di 527 milioni di euro, di cui 357 stanziati a fondo perduto dall’Unione europea. Agli inizi dell’anno prossimo saranno portati a compimento gli ultimi 7 chilometri e mezzo di arteria d’accesso al mega ponte (lungo 2.401 metri): parliamo del troncone Prapratno – Zaton Doli, che annovera il costruendo ponte sul canale di Stagno, che sarà lungo 485 metri e poi i trafori Polakovica (1. 242 metri) e Supava (1. 290), dove vengono posizionate le installazioni elettriche e le altre attrezzature.

I lavori vengono eseguiti dall’appaltatrice greca Avax, la quale ha assicurato che – nonostante i ritardi rispetto al ruolino di marcia previsto in partenza – il cantiere verrà chiuso tra un paio di mesi al massimo. Attualmente si sta cementando il ponte di Stagno, che una volta inaugurato servirà a snellire, e di molto, il traffico in quest’area della Dalmazia meridionale.

«Se non ci saranno intoppi, potremo tra breve smobilitare uomini e mezzi – è quanto dichiarato da Davor Peric, a nome dell’azienda pubblica Hrvatske ceste, investitore della gigantesca opera –. Purtroppo a Stagno e dintorni registriamo ancora lunghe code di veicoli viste le ancora numerosissime presenze di vacanzieri. Il ponte di 485 metri e la tangenziale di Stagno contribuiranno a rendere più scorrevole la circolazione».

Entrato in funzione a fine luglio, il ponte di Sabbioncello è stato finora attraversato da circa 850 mila veicoli. Non ci sono stati fortunatamente incidenti di rilievo, nè problemi di altro tipo. Il maggior flusso veicolare si è avuto il 26 luglio, giorno dell’inaugurazione e nei giorni successivi, mentre in quest’ultimo periodo – dopo la fine dell’estate – la situazione è normale e il ponte può venire percorso in modo scorrevole. Contemporaneamente è calato di molto il volume di traffico lungo il corridoio bosniaco – erzegovese di Neum, che tagliava in due la Croazia e ora viene invece bypassato grazie al ponte di Sabbioncello.

Molto più a nord, a Fiume, si sta portando avanti un altro, grande progetto infrastrutturale, d’importanza strategica per il miglioramento della portualità del capoluogo quarnerino. È la statale D-403, del costo di mezzo miliardo di kune, circa 67 milioni di euro, che unirà il nuovo scalo contenitori di Molo Zagabria e la sovrastante circonvallazione fiumana, a sua volta allacciata alle autostrade in direzione di Zagabria e Lubiana.

Lunga circa 3 chilometri, la statale spaccherà in due Fiume e diventerà realta – così dalle appaltatrici, croata Krk, slovena Kolektor e bosniaco – erzegovese Euroasfal, esattamente fra nove mesi, con lavori cominciati nel settembre 2020. Sarà costituita dal tunnel Podmurvize, lungo 1.253 metri, dai viadotti Mlacca e Pioppi, lunghi 144 e 316 metri e da un sottopassaggio di 56 metri

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