Lo storico casinò di Pola riservato agli ufficiali si prepara a diventare Palazzo della cultura

Il Comune chiede al governo il cambio di destinazione d’uso

per l’edificio che ospitò anche la Casa dell’Armata popolare jugoslava

Valmer Cusma
Un interno del palazzo: qui il Comune di Pola vorrebbe creare la Casa della cultura
Un interno del palazzo: qui il Comune di Pola vorrebbe creare la Casa della cultura

TRIESTE L’amministrazione comunale del sindaco Filip Zoričić chiede a Zagabria la ridestinazione d’uso in Palazzo della cultura dell’imponente Casa dei difensori croati, già Casa dell’Armata Popolare Jugoslava ai tempi della defunta federativa e Palazzo del Governo durante il Ventennio e casinò per gli ufficiali austro-ungarici.

 In poche parole dall’uso militare si passerebbe all’uso civile, come peraltro previsto dalla Strategia dello sviluppo culturale del maggiore centro istriano dal 2023 al 2030, approvata dal Consiglio municipale.

In questo caso è il ministero croato della Difesa con il quale sono già stati avviati i primi contatti. Lo hanno confermato alla stampa sia l’assessora municipale alla Cultura Emina Popović Sterpin che lo stesso sindaco Filip Zoričić che si dichiara felicissimo se da Zagabria arrivasse una risposta positiva. L’idea della riconversione era stata lanciata 3 mesi fa dalla storica dell’arte Gorka Ostojić Cvajner, già direttrice del Teatro cittadino e vincitrice del Premio Città di Pola 2023. «Penso che sia giunto il momento giusto – ha detto – di dare la possibilità alle persone ambiziose di far uscire la città dalla gabbia della paura, del senso di vergogna, della mancanza di ambizioni e della frammentarietà che la tiene rinchiusa». «Se continueremo a rimanere nel ghetto – ha concluso – non ci saranno speranze di fare un passo avanti e di aprire la città verso il mondo». Innanzitutto, secondo Gorka Ostojić Cvajner, nell’edificio dovrebbe trovare sede stabile il Festival del cinema croato che ancora non ce l’ha. «L’edificio – ha aggiunto Popović Sterpin – dispone di un grandissimo potenziale da sfruttare per la promozione di contenuti d’arte e di cultura in città, soprattutto nella stagione fredda quando i numerosi spazi all’aperto non si possono usare».

Ora come ora, di militare nell’edificio è rimasto ben poco e il discorso vale per tutta la città. Le varie sale vengono affittate a terzi, mentre negli altri vani hanno sede avvocati, enti e istituzioni vari che pagano l’affitto. Comunque l’immagine è quella di un edificio che ha bisogno di urgenti lavori di manutenzione e di interventi che ne valorizzino l’estetica che deve assolutamente rimanere quella originaria. Il palazzo, questa la lunga storia, era nato come Circolo Ufficiali della Marina di Pola co annesso casinò che fungeva da luogo di ritrovo e svago per gli ufficiali della k.u.k. Kriegsmarine. Il primo edificio adibito a tale scopo venne inaugurato il 2 maggio 1872 ma raso al suolo nel 1910 per far posto tre anni all’edificio attuale con le stesse finalità ma molto più grande, con ben 15.000 metri quadrati di spazio utile. Sotto il Ventennio l’edificio venne trasformato in Palazzo del governo o Prefettura istriana.

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