L’Istria prima in Croazia per le presenze turistiche

FIUME I numeri non mentono, o forse sì, perché in Croazia c’è una bella fetta di “turisti sommersi”: quelli per così dire in nero, non registrati o spacciati per familiari e amici. Intanto però il sistema eVisitor ha indicato in 395 mila il numero dei villeggianti presenti nel Paese soltanto nell’ultimo weekend, con larga presenza di tedeschi, che precedono austriaci, croati, sloveni, polacchi e britannici. Indietro risultano gli italiani, che finora non hanno risposto all’appello, preferendo magari presentarsi più in là, con le ferie di agosto. Il territorio più visitato è l’Istria.
I dati dicono che fra le località più frequentate emerge al primo posto la splendida Rovigno, che da anni sta cavalcando le prime posizioni croate, non temendo la concorrenza di altre mete. La seconda piazza della “quota 395” è spettata alla sempre attraente Parenzo, che ha preceduto Ragusa (Dubrovnik), Umago, Medolino e Spalato. La top 6 ha dunque evidenziato il netto dominio dell’Istria, la regione turisticamente più attrattiva del Paese, seguita da Dalmazia e Quarnero.
La stagione sta procedendo secondo le previsioni e promette di infrangere i primati stabiliti nel 2019, l’anno precedente rispetto all’esplodere della pandemia. La conferma del trend arriva dal report diffuso dalla Comunità turistica nazionale: nei primi dieci giorni di giugno, in Croazia sono stati rilevati 862 mila arrivi e 4,2 milioni di pernottamenti. Rispetto allo stesso periodo del 2022, l’aumento è stato rispettivamente del 3% e del 12%, mentre nei riguardi del 2019 abbiamo avuto una crescita ancora più marcata, pari al 24%.
«Stiamo procedendo con il vento in poppa e contiamo di superare l’indimenticabile 2019 – è quanto affermato da Kristijan Staničić, direttore dell’Assoturistica croata – la nostra speranza, anzi quasi una certezza, è che proseguiremo su questo percorso fino al termine del 2023, dopo di che tireremo le somme. Ma già fin d’ora posso esprimere la mia soddisfazione per quanto si va delineando».
Non si può dargli torto: dall’inizio dell’anno ai giorni scorsi, la Croazia ha registrato 4,7 milioni di presenze e 16,4 milioni di soggiorni: il 12% in più rispetto a quattro anni fa. Il maggior numero di pernottamenti si è avuto in Istria, con il podio occupato ancora da Quarnero-Gorski kotar e dallo Spalatino. La quarta posizione è stata appannaggio della Regione raguseo-narantana, la quinta dello Zaratino.
Rimanendo in stretto ambito quarnerino, va detto che la regione fiumana ha ospitato in questi giorni tra i 70 e gli 80 mila vacanzieri (incremento su base annua del 15%), di cui buona parte arrivata da Germania, Austria e da varie parti della Croazia.
«L’isola di Veglia – riferisce Irena Peršic Živadinov, direttrice della Comunità turistica regionale – ha registrato il 38% di tutti gli arrivi nel Quarnero e Gorski kotar. Il 18% ha scelto l’arcipelago di Cherso e Lussino, il 15% la Riviera di Crikvenica e Novi Vinodolski, destinazioni seguite da Abbazia, Arbe e Fiumano
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