La tappa di Erdogan a Sisak in Croazia per l’inaugurazione della moschea ecosostenibile

L’edificio situato nella città dove sono circa quattromila gli abitanti di fede musulmana: «Simbolo della multiculturalità della Croazia»

Stefano Giantin

Non solo economia, investimenti, politica estera. La visita di Erdogan nei Balcani è stata anche l’occasione per l’inaugurazione di un’opera innovativa e inedita, nell’intera regione. Si tratta della nuova moschea – anzi, “eco-moschea” – costruita a Sisak, cittadina croata a un’ora di macchina a sud di Zagabria di poco meno di 50mila abitanti, di cui circa 4mila di fede musulmana, la terza più grande in Croazia dopo quelle di Zagabria e Fiume. Il centro religioso, 2.600 metri quadri di superficie, di cui 600 dedicati esclusivamente alla preghiera, è praticamente auto-sostenibile, grazie a pannelli solari, pompa di calore, luci led e una centrale fotovoltaica da 30 kw che dà luce al centro islamico. Da qui l’appellativo di “ekodzamija”, moschea verde che offrirà ai fedeli islamici ma anche al resto della popolazione non solo spazi per la preghiera, ma pure un ristorante con specialità halal, un centro conferenze, che sarà aperto anche a persone che seguono altri credi e ambienti per i giovani e i giochi per i bambini, per la lettura e il relax, compresa una biblioteca.

L’idea di una moschea a Sisak risale a decenni fa, ma solo dopo l’ultima visita di Erdogan a Zagabria, nel 2016, è stata impressa la spinta decisiva per l’avvio dei lavori. Ma a dare una mano sono state donazioni, l’impegno dell’agenzia turca Tika e persino un libro di ricette. Si chiama “Halal Kuharicu” ed è stato sviluppato proprio dalla comunità islamica di Sisak come via per attrarre denari per i lavori. Lavori a un’opera imponente che vuole «essere aperta a tutti a prescindere dalla propria fede», non solo ai musulmani, ha confermato il locale imam, Alem Crnkić.

E poi c’è l’attenzione all’ambiente, ora sempre più vitale, con «l’umanità che riceve sempre più frequenti avvisi sul rischio di autodistruzione», ha aggiunto. E anche una “eco-moschea” può contribuire a frenare la corsa verso l’abisso. E quella verso le discriminazioni. La moschea è simbolo della «posizione esemplare e della multiculturalità della Croazia», Paese che è «esempio per i Paesi d'Europa e del resto del mondo in fatto di libertà, prosperità, rispetto e diritti dei musulmani», ha detto Erdogan all’inaugurazione. «Siamo tutti fratelli», ha fatto eco il vescovo di Sisak.st.g.

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