Ipsilon istriana, il raddoppio del tunnel sul Monte Maggiore pronto a fine 2024

Con la realizzazione di nuove corsie la direttrice istriana riceverà lo status di autostrada. Concessione a Bina-Istra prolungata al 2041

Andrea Marsanich
I lavori in corso per la realizzazione della seconda canna del traforo del Monte Maggiore
I lavori in corso per la realizzazione della seconda canna del traforo del Monte Maggiore

ABBAZIA Nel primo semestre di quest'anno cominceranno i lavori di raddoppio dell'Ipsilon istriana lungo il segmento nord-orientale, tra il Monte Maggiore e la località di Mattuglie, che sovrasta Abbazia.

Lo ha comunicato Dario Silic, direttore generale di Bina – Istra, la società' a capitale misto croato – francese a cui e' affidata la gestione della bretella stradale istriana. Giorni fa, su proposta del governo di Zagabria, la Commissione europea ha deliberato di prolungare i diritti di concessione di Bina-Istra fino al 2041, atto che permetterà all'azienda con sede a Pola e nata nel 1995 di portare a termine gli investimenti sull'Ipsilon, la quale potrà così vantare lo status di autostrada.

Grazie alla decisione di Bruxelles, Bina – Istra potrà così dare vita agli ultimi importanti investimenti, relativi al già citato troncone e al raddoppio di carreggiate sul viadotto del Canale di Leme e sul ponte che scavalca il fiume Quieto, nella parte nord – occidentale della Penisola.

La mossa dell' Unione europea, è stato spiegato, è conforme ai dettami comunitari in materia di supporti statali alle imprese. È stato concluso che la Croazia, stato membro dell'Ue, può continuare ad erogare mezzi finanziari a Bina-Istra in materia di appalto pubblico poiché il sostegno garantirà piene condizioni di sicurezza nel percorrere l' Ipsilon, riducendo code e ingorghi.

«Ora siamo più tranquilli – è quanto ammesso da Dario Silić, direttore generale della società – quanto deliberato dalla Commissione europea e' il risultato di pluriennali sforzi di Bina - Istra e del ministero croato del Mare, trasporti e infrastrutture, guidato da Oleg Butković. Abbiamo preparato in tempo la documentazione tecnica e progettuale e così anche il contratto di concessione, adeguato a quelli che sono i provvedimenti comunitari e nazionali. I lavori tra la galleria del Monte Maggiore e lo svincolo di Mattuglie dureranno 3 anni e 2 mesi. L'opera di raddoppio riguarderà pure il troncone nord – occidentale, per l' esattezza il viadotto del Canale di Leme e il ponte che scavalca il fiume Quieto».

A commentare la decisione di Bruxelles e' stato lo stesso ministro Butković, che ha espresso soddisfazione: «Dopo avere firmato il Memorandum d' Intesa ed esserci impegnati a fondo per la realizzazione del progetto, il placet dell'Europa comunitaria garantirà il raddoppio di corsie verso Mattuglie e nell'area nord- occidentale dell'Istria. La Penisola avrà finalmente un collegamento moderno e funzionale con il resto della Croazia tramite lo svincolo di Mattuglie e inoltre si creeranno le condizioni per un' ulteriore riduzione dell'inquinamento stradale».

Contemporaneamente al segnale positivo arrivato dalla Commissione europea, proseguono i lavori di approntamento della seconda canna del traforo del Monte Maggiore, lunga 5,6 chilometri, opera che rappresenta l' attuale maggiore investimento nel settore stradale croato.

Sono circa 200 milioni di euro. Finora, dalla parte istriana, si è avanzati per 2.300 metri, da quella quarnerina l'altura è stata perforata per 1.700 metri.

Siamo dunque al 70% dell'opera, con l' ultimo diaframma che dovrebbe venire abbattuto questa estate, mentre la canna bis – previa asfaltatura e interventi di rifinitura – potrebbe entrare in funzione nella seconda metà del 2024.

L'Ipsilon è una delle arterie più trafficate in Croazia e durante l' alta stagione assorbe circa il 30% del movimento turistico nazionale.

Il raddopio del tunnel attraverso il Monte Maggiore costituirà anche un agevole raggiungimento della parte orientale della penisola istriana meno conosciuta dai grandi flussi turistici manon per questo meno affascinante.

E chissà che la nuova struttura autostradale non inneschi anche ulteriori iniziative imprenditoriali nel settore trainante del turismo.

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