Il Quarnero tende la mano all’isola di Unie: tramonta il referendum per il passaggio all’Istria
Incontro a Fiume fra il Comitato dell’isola e il governatore della Regione. Garanzie su nuovi collegamenti e su un servizio sanitario più efficiente

CROAZIA Non ci sarà nessun referendum per gli abitanti di Unie (Unije) : viene cancellata l'ipotesi del distacco amministrativo dal Quarnero a favore del passaggio alla giurisdizione della Regione Istria. Un’ipotesi che un paio di settimane fa il Comitato locale aveva reso pubblica, annotando l’esasperazione dei residenti per la «scarsa sensibilità nei loro confronti da parte» di Comune e Regione di appartenenza. La piccola isola dell'arcipelago di Lussino, alle prese con precari collegamenti marittimi e un servizio di pronto soccorso non all'altezza, resterà invece nella Contea litoraneo – montana (Primorsko - goranska županija), la Regione che comprende Quarnero e Gorski kotar.
Proprio per allontanare i propositi di “secessione” si è tenuto a Fiume un incontro tra gli esponenti del Comitato locale di Unie e un gruppo di isolani, da una parte, il governatore Zlatko Komadina e la sindaca di Lussinpiccolo, Ana Kučić (l'isola è incorporata in questo comune), dall'altra. Robert Nikolić, presidente del Comitato locale di Unie, si è dichiarato molto soddisfatto degli esiti della riunione, definita fruttuosa. «Abbiamo ottenuto garanzie –ha riferito Nikolić - che la Regione e la Città di Lussinpiccolo si impegneranno, presso i relativi ministeri e la compagnia armatrice statale Jadrolinija, nel risolvere i problemi che angustiano i 40 abitanti dell'isola, quasi tutti d'età avanzata. La mia speranza - ha aggiunto Nikolić - è che quanto concordato diventi realtà, altrimenti tra cinque anni avremo non più di una ventina di residenti». L’esponente del comitato ha ricordato che al momento della nascita del Piano di sviluppo sostenibile di Unie, «non tanti anni fa, eravamo 80 residenti e la scuola elementare era aperta. Dall'anno scorso è chiusa per mancanza di alunni, a conferma del nostro impoverimento demografico». L’idea del referendum per la separazione, ha precisato Nikolić, «è nata per fare pressione su chi di dovere, un campanello d'allarme per indurre le autorità a intraprendere qualcosa di concreto nei nostri confronti».
Il presidente della Regione Zlatko Komadina ha riferito che Jadrolinija e il ministero croato del Mare e trasporti hnno dato rassicurazioni sull'arrivo – nel giro di un anno – di due nuove unità, una nave e un catamarano, in grado di migliorare sensibilmente i collegamenti tra Unie, la terraferma e Lussinpiccolo. Lo stesso governatore ha dichiarato poi che il ministero della Difesa ha accettato di fare atterrare gli elicotteri per il pronto soccorso a Unie: «Ci saranno - è doveroso - dei miglioramenti nel prestare cure rapide ai malati, e il compito spetta al ministero della Sanità e al suo titolare Vili Beroš».
Dell’arrivo di un catamarano e di una nave per il trasporto merci ha parlato anche la sindaca Kučić che ha confermato l’impegno di Jadrolinija. «Il nostro obiettivo centrale - ha detto Kučić - è quello di ripopolare Unie e di riaprire la scuola. In questo senso siamo alla ricerca di una famiglia con figli, che sia disposta a venire a vivere sull'isola. Il comune ha messo a disposizione un'abitazione, nella speranza che vi sia qualcuno che accetti l'invito a trasferirsi a Unie».
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