Il governo Plenković incassa la fiducia del Sabor a Zagabria

ZAGABRIA. Il primo ministro croato Andrej Plenković ha ottenuto ieri la fiducia del Sabor, il parlamento di Zagabria, sulla sua nuova squadra di governo. Si tratta del terzo governo consecutivo guidato da Plenković dal 2016 e sarà composto questa volta da 18 ministri (contro i precedenti 16) e sostenuto dall’alleanza tra l’Unione democratica croata (Hdz) e il Movimento patriottico (Dp), una formazione di estrema destra nata nel 2020 da una costola dell’Hdz.
Alle elezioni legislative del 17 aprile scorso, infatti, l’Hdz di Plenković è arrivato in testa, ma senza ottenere la maggioranza assoluta dei seggi. Si è imposta dunque una coalizione che, come nota il portale croato Telegram, porta al potere per la prima volta nella storia della Croazia indipendente un partito “pro-ustascia”, ovvero apertamente neofascista. Dopo un mese di consultazioni, Plenković mantiene la guida del nuovo governo e conferma gran parte dei ministri uscenti (in particolare Davor Božinović agli Interni, Gordan Grlić-Radman agli Esteri, Oleg Butković ai Trasporti e Nina Obuljen Koržinek alla Cultura). Al Dp vanno invece tre dicasteri: l’Economia, che sarà guidata dall’avvocato Ante Šušnjar, l’Agricoltura, che andrà al chinesiologo Josip Dabro, e infine la Demografia, un nuovo ministero creato per rispondere al flagello del calo della popolazione croata (-10% in dieci anni) e affidato al teologo Ivan Šipić.
Ai 151 deputati del Sabor, Plenković ha presentato anche il nuovo programma. «Vogliamo una Croazia di successo, vitale, giusta, sostenibile e sovrana», ha riassunto il premier, che promette di «rafforzare la competitività, incoraggiare l’innovazione e promuovere le esportazioni». «Continueremo a far crescere il Pil croato», ha proseguito Plenković, ricordando che «la Croazia sta crescendo molto più velocemente della media Ue». Entro il 2028 il premier promette di portare lo stipendio medio netto a 1.600 euro mensili, di aumentare le pensioni del 30%, o ancora di garantire a tutti i bambini un posto negli asili pubblici e di investire pesantemente nella rete ferroviaria nazionale. Per frenare il declino demografico del paese, saranno inoltre aumentati il bonus bebè e i termini del congedo parentale, mentre per ogni figlio le madri riceveranno un anno di servizio pensionistico.
Nelle ultime settimane, però, la stampa croata ha espresso preoccupazione per alcune posizioni del Movimento patriottico, che ha esplicitamente richiesto l’esclusione, dal nuovo esecutivo, del partito rappresentante la minoranza serba in Croazia. Il Dp ha anche chiesto a Plenković di interrompere i finanziamenti pubblici a “Novosti”, il settimanale della minoranza serba, causando una levata di scudi a livello europeo da parte delle organizzazioni di difesa della libertà di stampa. Al riguardo, il premier si è limitato a dire ieri «vedremo cosa c’è di così problematico con questo settimanale».
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