Elisoccorso in Croazia, aggiudicata la gara: del consorzio che ha vinto l’appalto fa parte anche la ronchese EliFriulia

 Pola esclusa dalla lista delle basi degli elicotteri
Valmer Cusma

ZAGABRIA Entro la fine di questa settimana dovrebbe arrivare l’ok del governo di Zagabria alla firma del contratto relativo all’elisoccorso in Croazia (Hems) che, a partire dal 2024, diventerà parte integrante dell’assistenza medica, soprattutto in funzione del turismo. Un passaggio che arriva a distanza di una decina di giorni dalla decisione del ministero della Sanità di affidare il servizio, tramite gara d’appalto, al consorzio formato da EliFriulia di Ronchi dei Legionari, dalla spagnola Eliance Helicopter Global Services e Eli-Adriatik di Fiume. Alla gara aveva partecipato con un’offerta anche un’altra società italiana, la Alidaunia di Foggia.

L’appalto costerà 63 milioni e avrà durata di 7 anni di durata. L’elisoccorso sarà articolato in due segmenti: quello per la Croazia continentale con due basi, a Velika Gorica presso Zagabria e all’aeroporto di Osijek. Qui verrà svolto nelle ore diurne. Gli elicotteri invece saranno a disposizione h 24 lungo la fascia costiera con le basi sulle isole di Brazza e Veglia. In base al contratto da firmare, l’Hems per la fascia costiera dovrà essere operativo entro 12 mesi e, per la parte continentale, entro 6.

Ddopo molti anni di attesa, quindi, la Croazia sarà in grado di garantire ai residenti e ai villeggianti trasporto in ospedale entro la cosiddetta “golden hour”, quei 60 minuti in cui si possono salvare le vite umane in caso di infarto o ictus. Le imprese dovranno mettere a disposizione gli elicotteri, i piloti e il personale tecnico per la manutenzione dei velivoli. Dal canto suo il ministero della Sanità provvederà all’abilitazione dei medici, delle infermiere e dei tecnici sanitari che faranno parte dell’equipaggio. EliFriulia, peraltro, ha grande esperienza nel campo: nel 2015 infatti ha realizzato un progetto pilota di 4 mesi in Croazia, con 200 interventi di assistenza forniti da elicotteri partiti da Veglia e Brazza.

Nell’operazione elisoccorso, però, non compare l’Istria, scelta quasi incomprensibile visto il peso della regione sul comparto turistico nazionale. Perché questa esclusione? «Per il semplice motivo che il nuovo ospedale di Pola non è dotato dell’eliporto», risponde il presidente dell’associazione HELP (acronimo di “Helikopterima lijecnici pomazu”- Il soccorso dei medici con l’elicottero) Mladen Turecek. Eppure nel progetto preliminare dell’ospedale venuto a costare oltre 100 milioni di euro l’eliporto era previsto, poi però non se ne è fatto più niente. Ad ogni modo l’Hems coprirà l’Istria partendo dalla base di Veglia che tuttavia, sempre secondo Turecek, non garantirà il ricovero ei pazienti entro la golden hour. Dal canto suo l’Assessore regionale alla Sanità Gordana Antic afferma che, in Istria, il trasporto del paziente sarà più efficiente su strada che con l’elicottero stazionato a Veglia. Per renderlo davvero efficiente e competitivo ci vorrebbe infatti una base a Pola oppure a Pisino.

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