Dal mare di Cattaro alla montagna: la cabinovia è pronta a partire

Il premier del Montenegro: «Si apre una nuova pagina per il Paese». Ma gli ambientalisti insorgono

Giovanni Vale

CATTARO. Per il primo ministro montenegrino si tratta del «regalo più bello che il Paese potesse ricevere nel giorno della Festa nazionale». Per gli ambientalisti è invece un progetto che ha rovinato uno degli angoli più belli del Mediterraneo, nonché patrimonio Unesco dell’umanità. La cabinovia Kotor-Lovćen – realizzata dall’altoatesina Leitner, e la cui inaugurazione è prevista per fine mese – è stata “testata”, in occasione della Festa nazionale del Montenegro, dal premier Dritan Abazović, accompagnato tra gli altri dal sindaco di Cattaro (Kotor) Vladimir Jokić e da Martin Leitner, il proprietario dell’azienda di Vipiteno specializzata in tecnologie funiviarie.

«Oggi, simbolicamente, abbiamo aperto una nuova pagina, prospettiva e orizzonte che dovrebbe segnare un Montenegro moderno e contemporaneo, un Montenegro del XXI secolo», ha dichiarato con entusiasmo Abazović, ringraziando «tutti coloro che hanno reso possibile, in un periodo di tempo abbastanza breve, che il sogno di tante generazioni diventasse realtà».

La cabinovia, i cui lavori sono iniziati appena un anno fa, permetterà di salire in appena 11 minuti sulla montagna di Lovćen, il massiccio che si erge alle spalle di Cattaro e da cui si gode di una vista mozzafiato su tutta l’insenatura. Il percorso inizia a Dub, poco a sud di Cattaro, e arriva fino a Kuk, a un’altezza di 1.348 metri sul livello del mare, facendo di questa infrastruttura «la prima cabinovia mare-montagna dell’Adriatico». Con una capacità di 48 “gondole”, la funivia potrà trasportare fino a 1.200 passeggeri in un’ora su un percorso lungo poco meno di 4 chilometri.

Se il premier montenegrino celebra il compimento di un progetto costato più di 20 milioni di euro, che «abbellirà numerose riviste internazionali» e «attirerà un numero ancora maggiore di visitatori», le organizzazioni di difesa dell’ambiente lanciano l’allarme: la costruzione della cabinovia non sarebbe stata preceduta da uno studio di impatto ambientale e i lavori avrebbero intaccato i fianchi della montagna distruggendone anche numerosi sentieri. Il Centro per il giornalismo investigativo del Montenegro (Cin-Cg) ha pubblicato una serie di fotografie in cui si notano gli interventi sulla montagna. «Le strade di accesso che sono state realizzate per la costruzione della funivia e dei tralicci dell’alta tensione hanno distrutto le pendici del monte Lovćen, che, oltre ad avere eccezionali caratteristiche naturali e ambientali, appartengono in parte all'area naturale e storico-culturale del comune di Kotor, iscritto al patrimonio mondiale dell'Unesco dal 1979», ha dichiarato al Cin-Cg l’architetta Sandra Kapetanović dell’associazione Expeditio.

Qualche anno fa il Montenegro era stato richiamato dall’Unesco, che aveva minacciato di rimuovere Cattaro dalla lista del patrimonio dell’umanità per l’eccessiva cementificazione dell’area e per il turismo incontrollato. All’epoca - era il febbraio 2017 - Podgorica aveva imposto uno stop temporaneo alle costruzioni ed era riuscita ad evitare le sanzioni dell’Unesco. Da allora però si è continuato sulla via del turismo di massa (che porta al Montenegro quasi un terzo del suo Pil), attirando navi da crociere e investendo in infrastrutture turistiche, tra cui la nuovissima cabinovia. Cattaro è così diventata la terza città più visitata dalle navi da crociera nel Mediterraneo, dopo Venezia e Dubrovnik.

Nei prossimi dieci anni le autorità si aspettano incassi per 100 milioni di euro per l’area di Cattaro, generati dalle navi da crociera e dalla nuova funivia.

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