Bagnanti morsi da una tartaruga marina in Croazia

Una donna è finita all’ospedale, ma l’animale pochi giorni prima era stato maltrattato in acqua da uno sconsiderato
Andrea Marsanich
Un esemplare di tartaruga caretta caretta in spiaggia
Un esemplare di tartaruga caretta caretta in spiaggia

SPALATO Due attacchi in altrettanti giorni, episodi che hanno preoccupato la gente del posto trattandosi di un animale che sicuramente non incute paura, anzi. È conosciuto per la sua indole tranquilla, in mare non ha mai dato problemi. Eppure le acque dell'isola di Bua (Ciovo in croato), nello Spalatino, sono stati di recente al centro di incidenti che hanno visto una tartaruga marina caretta caretta, aggredire a morsi alcuni bagnanti, procurando a una donna ferite serie, al punto che è stata costretta a farsi medicare al Centro clinico–ospedaliero di Spalato.

Sono stati in tanti a chiedersi il motivo di un simile comportamento, peraltro molto raro nell' Adriatico, ma poi si è scoperto tutto perchè c’è un antefatto. Alcuni giorni prima, in una spiaggia di Bua un esemplare di tartaruga caretta Caretta era stato maltrattato a lungo da una coppia di bagnanti.

Foto e video sono stati diffusi dalla televisione statale croata e nel filmato si vede chiaramente come l’animale, preso per le zampe anteriori da uno sconsiderato, cerca di divincolarsi in modo disperato, tentando di mordere l’uomo. La tartaruga non solo era infastidita e impaurita, ma anche desiderosa di avere il capo fuori dall'acqua per poter respirare.

Una volta lasciata finalmente libera, ha continuato ad aggirarsi nei paraggi, vedendo negli uomini una sorta di pericolo, decidendo quindi di difendersi. Insomma, la miglior difesa resta l'attacco, avrà “pensato” la caretta caretta di Bua, esemplare adulto lungo tra gli 80 e i 100 centimetri.

Giova ricordare che abbiamo di fronte una specie tutelata in Croazia da leggi e regolamenti molto severi, che prevedono ammende fino a 5 mila e 500 euro per coloro che importunano e uccidono tali animali.

Sia Draško Holcer, curatore del Museo zagabrese di Scienze naturali, sia Tina Belaj del Centro recupero tartarughe marine Plavi svijet (Mondo blu) di Lussingrande, hanno asserito che questi rettili non amano interagire con altri animali e tantomeno con l'uomo e dunque vanno lasciati in pace per non arrecare loro inutile stress.

«Se avvistate una caretta caretta non nuotate in sua compagnia, lasciatela stare tranquilla e a distanza di sicurezza. È la miglior cosa che possiate fare a favore di un animale che deve affrontare mille pericoli durante la sua esistenza in mare, in primis la presenza di reti».

Annualmente in media in Adriatico finiscono impigliati in questi attrezzi da pesca circa 3.100 esemplari, molti dei quali non ce la fanno. Annegano. È probabile che la guardia costiera stia cercando di risalire all’identità del bagnante che ha molestato l’innocua tartaruga per sanzionarlo. La caretta caretta è la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo. La specie è diffusa in molti mari del mondo: oltre che negli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico, si può trovare nel mar Nero.

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