Zoppas (Confindustria): «Ora il Governo dica tutta la verità»

TREVISO. «Visto che oggi sono passate le europee ci si dovrebbe dire tutta la verità che cosa succederà da settembre in poi». Lo ha affermato Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto, relativamente alla prossima manovra finanziaria. «O aumentiamo il debito, cosa che non possiamo permetterci - ha aggiunto - o l'aritmetica ci dice che necessariamente verrà imposta una tassa implicita a tutti».
«Che si tratti di un +0,1% o di un +0,3%, a seconda che i rilievi giungano dal centro studi di Confindustria o dall'Istat, anche se davanti c'è il segno più se si parla di crescita sono dati negativi» ha poi aggiunto il leader degli industriali veneti. «Sono dati - ha spiegato Zoppas - molto sotto a quanto dovremmo essere. Noi non ci dobbiamo parametrare allo zero ma alla media della crescita dei paesi nostri competitor. L'economia sta rallentando - ha concluso - ed è più lenta delle altre economie del mondo».
«Non è chiaro come possa avvenire la copertura di molte promesse fatte». Ha poi aggiunto la vicepresidente di Assindustria Venetocentro, maria Cristina Piovesana. «La cosa più facile - ha aggiunto Piovesana - è spremere le imprese, ma imprese e lavoratori hanno già dato tanto, la partita non è facile». Piovesana ha anche detto di vedere «difficoltà che di fatto impediscono al paese di crescere e una serie di situazioni mondiali che non ci fanno stare tranquilli. Vorrei dire che c'è una ripresa di fiducia e che vediamo la luce in fondo al tunnel, ma - ha concluso - c'è ancora tanto da lavorare».
In Veneto anche il presidente nazionale di Confindustria Vicenzo Boccia. «Vediamo se si chiariscono al proprio interno e cerchiamo di capire anche come si affronteranno alcune grandi questioni» ha detto Boccia rispondendo a una domanda sulla prosecuzione del governo in carica. Tra le priorità Boccia ha indicato «quale commissario avrà l'Italia in Europa. Abbiamo già indicato che occorre un commissario di alto profilo al commercio, all'industria, al mercato interno o alla concorrenza». In secondo luogo il leader di Confindustria ha indicato manovra finanziaria «che non è affatto marginale, sulla quale a nostro avviso ci sono due pregiudiziali da affrontare. Uno il nodo risorse e l'altro - ha concluso Boccia - gli effetti sull'economia reale dei provvedimenti che andiamo a definire». Per il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia il prossimo presidente della Bce «deve portare una visione europeista». «Non sarà più un italiano, con la scadenza di Draghi, ma deve portare una visione europeista, in cui la politica monetaria europea - ha concluso Boccia - deve essere parte della coesione sociale europea e anche della crescita».
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