Commessa record per Danieli: impianto da un miliardo in Svezia
Per Equita l'ordine e' uno dei più grandi vinti da Danieli nella sua storia e incrementa notevolmente la visibilità sull'evoluzione della divisione plant-making”. L’annuncio fa volare il titolo in Borsa

Le firme sul contratto definitivo sono state apposte il primo maggio, festa del lavoro, e mai in passato una data è stata così simbolica. Danieli, la multinazionale friulana dell’acciaio, si è aggiudicata una commessa da SSab per un nuovo impianto per la produzione di acciaio green a Lulea nel nord della Svezia, non distante dal circolo polare artico. Il nuovo stabilimento, secondo programma, sarà operativo entro il 2028 e avrà una capacità annua di 2,5 milioni di tonnellate di acciai speciali e sarà alimentato con una miscela 100% carbon fossil free proveniente dall’impianto dimostrativo Hybrit di Gällivare, sempre in Svezia, oltre che da rottami riciclati.
Il valore complessivo dell’ordine è di circa un miliardo di euro e rappresenta la commessa più importante in assoluto per Danieli ottenuta da un unico cliente. La cifra dell’affare copre quasi la metà del portafoglio ordini previsto nell’esercizio 2024-25 che si chiuderà il 30 giugno prossimo.
«È il più grosso ordine di Danieli mai preso con un cliente singolo e il più rilevante ordine in Europa - conferma il presidente dell’industria friulana Alessandro Brussi - . L’impianto diventerà un riferimento a livello mondiale, con un cliente molto importante che rappresenta per noi una grande referenza».
Danieli è riuscita a ottenere l’appalto già nella seconda metà del 2024, vincendo la concorrenza dei più importanti player mondiali del settore, nello specifico giapponesi e tedeschi, grazie alle soluzioni tecnologiche proposte e all’offerta economica più vantaggiosa.
«Quello in Svezia sarà un impianto che contiene tutte le innovazioni tecnologiche che il gruppo Danieli ha realizzato negli ultimi anni – ha continuato Brussi – un pacchetto di soluzioni di altissimo livello che stiamo lavorando per replicare, nel senso che questo insieme sarà l’oggetto di una fornitura molto simile per Piombino».
Brussi ha quindi ricapitolato le fasi della commessa: «Il cliente svedese, molto conosciuto in Europa per la qualità e la puntualità delle sue produzioni – ha spiegato – aveva l’obiettivo di realizzare una produzione dell’acciaio più sostenibile, utilizzando tecnologie alternative al carbone, e ci aveva contattato nell’estate 2024. Abbiamo poi partecipato e vinto una gara con i principali fornitori di tecnologie siderurgiche a livello mondiale».
A dimostrazione dell’importanza della commessa, c’è da registrare il rally in Borsa del titolo Danieli, che ieri è salito del +6,6%. «Siamo molto soddisfatti per aver concluso una trattativa con questi risultati - conclude il presidente di Danieli - . Grazie all’ordine in Svezia abbiamo raggiunto l’intero risultato di order intake dello scorso anno, non possiamo che migliorare ancora».
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