Volkswagen: confermati gli investimenti in Italia

«L'amministratore delegato di Volkswagen Italia Massimo Nordio ci ha confermato il piano di investimenti per gli stabilimenti italiani di Lamborghini, Ducati e Italdesign». Lo afferma Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim, dopo l'incontro tra sindacati e azienda presso la sede di Verona del gruppo Volkswagen. «L'azienda è disponibile a un confronto con i sindacati - spiega Uliano - per monitorare l'evolversi della situazione sul fronte emissioni. Il gruppo non è in grado al momento di quantificare l'ammontare delle richieste di danni. Al momento ritengono che l'accantonamento sia sostenibile rispetto alle risorse che il gruppo ha a disposizione».

Nordio ha ribadito quanto affermato in passato da Rupert Stadler, numero uno di Audi, la controllata di
Volkswagen a cui fanno capo Ducati, Lamborghini e Italdesign. In una lettera Stadler aveva infatti tranquilizzato i dipendenti italiani sulle speculazioni emerse a seguito del Dieselgate, lo scandalo sulle emissioni truccate. Nordio, hanno aggiunto le fonti, ha anche detto che, dopo il Dieselgate, "al momento non si vedono riflessi sulle vendite", che quest'anno "sono attese in crescita«" mentre "non si può ancora quantificare l'impatto economico" legato ai risarcimenti che il gruppo dovrà pagare per lo scandalo sulle emissioni manipolate richiesti da enti statali e gruppi di consumatori a fronte dei quali Vw ha stanziato intorno a 6,7 miliardi di euro.


Volkswagen e Audi nel nostro Paese contano oltre 3.800 addetti, a cui sono da aggiungersi più di 10mila occupati nell'indotto, e prevedono investimenti in un triennio per 960 milioni di euro.

La casa automobilistica, inoltre, sta pensando di offire uno sconto ai proprietari di un auto coinvolta nello scandalo delle emissioni inquinanti falsate, per passare a un modello nuovo. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Dpa. La casa tedesca sta combattendo per resistere alla più grande crisi della sua storia lunga 78 anni, dopo la scoperta del software installato capace di truccare i dati sulle emissioni inquinanti in fase di test.  Per la rivista mensile Manager Magazin, il gruppo si aspetta che i costi dello scandalo, che includono un richiamo di 8,5 milioni di veicoli in Europa, lievitino fino a un massimo di 30 miliardi di euro. Tutte le misure sono ancora allo studio. Gli incentivi per i proprietari di Vw affinché acquistino nuovi veicoli potrebbero sostenere i dati di vendita e allentare la pressione sui concessionari. Secondo fonti Dpa, invece, le offerte speciali potrebbero riguardare veicoli con motori diesel da 1.6 litri, che richiedono costosi aggiornamenti hardware, e non semplici correzioni software.

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