Vicenzaoro in spolvero. Il gioiello italiano è campione d’Europa

Pubblicati i dati e le previsioni di Club degli Orafi e Intesa per il salone di Ieg. Nei primi nove mesi 2023 i fatturati delle aziende a +8,2%
Roberta Paolini

Prima manifattura orafa in Europa, quinta al mondo. Il gioiello italiano conferma la sua ottima salute anche se resta sullo sfondo il peggioramento delle condizioni della domanda. Un andamento che riguarda un po’ tutto il comparto del lusso e della moda, anche se il settore della gioielleria italiano ha mostrato un miglior andamento rispetto al fashion. L’istantanea emerge dall’inchiesta congiunturale realizzata dal Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo per Ieg VicenzaOro January, il salone aperto ufficialmente ieri nel quartiere fieristico del capoluogo berico fino a martedì 23 gennaio. Un anno importante per un evento che compie in questa edizione il suo settantesimo anniversario. Diventando la più longeva manifestazione al mondo dedicata ai preziosi.

L'evento vede la partecipazione di oltre 1.300 espositori provenienti da 37 paesi. Inoltre, più di 500 buyer ospitati provengono da 72 paesi.

Guardando ai dati presentati va sottolineata la leadership del distretto orafo vicentino, secondo per export dietro ad Arezzo e davanti ad Alessandria. Mentre a livello di risultati nazionali emerge il ruolo di principale attore europeo per l’Italia, che mostra nel 2023 una crescita del fatturato nei primi nove mesi dell’8,2%.

La competitività del settore si manifesta in particolare nei mercati esteri: a fronte di una domanda mondiale stabile in quantità, nel periodo gennaio-settembre le esportazioni di gioielli hanno abbondantemente superato i 9 miliardi di euro con un aumento del 10,9% in valore e del 5,6% in quantità.

La crescita delle esportazioni ha interessato in modo diffuso i principali mercati di riferimento. Nel complesso del settore, che comprende anche la bigiotteria e l’argenteria, grazie a un balzo del 26,7% la Svizzera si colloca come primo mercato e supera gli Stati Uniti che registrano un+7,3%. Buona dinamica anche per le esportazioni verso Francia (+16,8%), Hong Kong (+14,6%) e Irlanda (+22,1%), stabili le vendite verso gli Emirati Arabi (-1,4%).

Il 2024 potrebbe risentire, secondo l’indagine, soprattutto nella prima parte dell’anno, del rallentamento del ciclo internazionale, conseguenza dell’inflazione e del rialzo dei tassi.

L’evento di gennaio di Vicezaoro, prima rassegna orafa dell’anno, è storicamente un punto di lettura importante per scorgere previsioni sull’anno che verrà. Ieri in apertura del Salone è intervenuto anche il ministro del Made in Italy Adolfo Urso che ha sottolineato «questa fiera è un evento internazionale in cui viene narrata una delle eccellenze del Made in Italy: grazie al suo mix unico di creatività, tradizione, artigianalità, tecnologia e sostenibilità il settore è leader nel mercato orafo mondiale». Mentre il presidente di Ice Matteo Zoppas ha rimarcato che «la gioielleria italiana aumenta anche l'interesse degli operatori internazionali come dimostra la presenza all'edizione di Vicenzaoro di circa 570 buyer, erano 500 lo scorso anno, portati da Ice in collaborazione con Ieg, provenienti da tutto il mondo».

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