Veneto banca fissa l'assemblea pre Ipo

Slitta di qualche settimana l’approdo in Borsa di Veneto Banca, inizialmente previsto entro la fine di aprile. Il consiglio di amministrazione dell’istituto di Montebelluna ha deciso di convocare l’assemblea degli azionisti il prossimo 5 maggio, un giovedì: prima della quotazione in Borsa e dell’aumento di capitale da un miliardo di euro. In questo modo le operazioni straordinarie si concluderanno nella prima metà di giugno. In una nota diffusa in serata, l’istituto sottolinea che l’Assemblea ordinaria dei soci si svolgerà «in unica convocazione in data 5 maggio» e ha stabilito la tempistica definitiva del prossimo aumento di capitale e contestuale quotazione in Borsa. L’assemblea sarà chiamata ad approvare il bilancio 2015 e a rinnovare completamente il consiglio di amministrazione, che sarà probabilmente sostituito da un board eletto in base agli equilibri attuali. Successivamente sono previsti l’aumento di capitale e la quotazione in borsa.
«L’aumento di capitale e la contestuale quotazione in borsa si concluderanno pertanto nella prima metà di giugno» spiega Veneto Banca, che raccoglie in qualche modo le sollecitazioni dei grandi azionisti, che nei giorni scorsi avevano chiesto di posticipare l’approdo in Borsa all’approvazione del conto. Il bilancio 2015 di Veneto Banca registra una perdita di esercizio pari a 881,9 milioni di euro (nel 2014 erano 968 milioni di rosso). L’indice patrimoniale Cor Tier 1, pari al 7,23%, è ancora troppo basso per la Bce.
Le organizzazioni sindacali, intanto, denunciano preoccupate l’avvio della procedura di ristrutturazione di gruppo: «E’ prevista – spiega una nota sindacale – la chiusura di ulteriori 60 filiali, che si sommano alle 70 che sono già state chiuse. L’azienda ha dichiarato di volerne chiuderne 30 entro il mese di maggio e le restanti comunque non oltre il primo trimestre del 2017. Il progetto aziendale prevede un’ulteriore razionalizzazione della struttura di Direzione Centrale e delle Direzioni Territoriali, da 8 a 3 per Veneto Banca e una per Bancapulia. L’intero progetto porta con un sé una consistente riduzione del personale che l’azienda ha quantificato in 730 risorse e che contiamo si possano in parte ricollocare». I sindacati invitano i colleghi «a non farsi prendere dal panico», visto che le criticità sono state finora «responsabilmente gestite con intelligenza da parte di tutti quanti».
Riproduzione riservata © il Nord Est