Hyper transfer Venezia-Padova: un miliardo per il tracciato
Presentato il primo progetto, per coprire un tracciato di 10 chilometri. Zaia: «Utilizzeremo solo tecnologie esistenti»

Un tracciato iniziale di dieci chilometri, da Venezia a Padova, e un investimento iniziale di un miliardo di euro. E’ il futuro che diventa presente, con hyper transfer.
Un progetto avveniristico, che è stato presentato questa mattina, 3 giugno, al salone fieristico Transport Logistic di Monaco di Baviera, dal presidente veneto Luca Zaia.
«Utilizzeremo solo tecnologie già esistenti sul mercato, ma reindustrializzate e migliorate» ha promesso il governatore, facendo presente che sarà proprio questa la forza del progetto.
L’obiettivo? Venezia-Milano in 25 minuti; 45 se si arriva fino a Roma; e poi 80 per raggiungere Berlino.
«Il primo tratto, tra Venezia e Padova, costerà un miliardo di euro. Un grande investimento per testare sul campo un percorso di dieci chilometri. Potrebbe correre al posto del guardrail, lungo la A4» ha ipotizzato Zaia.
Accanto a lui, gli altri grandi protagonisti del progetto: da Cav a Leonardo, passando per l’Università di Padova.
A dare i “numeri” è Monica Manto, presidente di Cav: «Un anno e mezzo di lavoro per un centinaio di ingegneri, otto gruppi tecnici e quattro gruppi gestionali. E poi 50 mila ore di ingegneria impiegate, per 5 mila pagine di studi realizzate».
Ma cosa sarà, esattamente, questo hyper transfer: «Una capsula in carboresina – la spiegazione di Gianluca Toscano, project manager di Leonardo –che riuscirà a levitare grazie a un sistema di magneti passivi». Un sistema già utilizzato dal Maglev di Shanghai, ma che sarà in una forma migliorata.
L’utilizzo sarà duplice. Per il trasporto delle persone – fino a una quarantina per capsula – e delle merci: almeno 12 tonnellate.
I benefici? La velocità, certo: la velocità massima sarà di mille chilometri all’ora; ma anche l’impatto ambientale, praticamente nullo. E anche il risparmio energetico: l’hyper transfer dovrebbe utilizzare meno energia di quella che riuscirà a produrre.
Riguardo ai tempi, certo, c’è un grande punto interrogativo. Il presidente Zaia ha preferito concludere la conferenza stampa, anticipando qualsiasi domanda. In ogni caso, il futuro è servito.
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