Veneto Banca: ci sono 16 nuovi indagati

I pm di Roma hanno chiesto e ottenuto dal Gip una proroga alle indagini che lo scorso agosto hanno portato ai domiciliari l'ex ad Vincenzo Consoli.  Nuovi avvisi di garanzia per 16 manager e funzionari. Tra i reati c'è anche l'associazione per delinquere

Si apre un nuovo fronte in Procura sul caso Veneto Banca volto a individuare chi mentì alle strutture di controllo e agli azionisti. Emergono così 16 nuovi indagati, accusati di aver contribuito a scuotare le casse di Veneto Banca attraverso operazioni senza garanzia. Si tratta di manager, amministratori di società e funzionari della banca. I capi di accusa vanno dal reato di false comunicazioni sociali all'ostacolo di vigilanza fino all'associazione a delinquere.

Sedici le persone che hanno ricevuto l’avviso del giudice. Tra loro anche manager di vertice di società come Methorios, Soft Strategy e del fondo Optimum.

L’elenco comprende tra gli altri l’attuale presidente e amministratore delegato di Methorius Paolo Cacciari e poi Fabio Palumbo, Ernesto Mocci, Girolamo Stabile, Andrea Suriano, Antonio Marchese, Guido Venturini Del Greco, Mauro Petrini, Rodolfo Mostardi, Simone Manfredi. Si tratta di nomi che hanno incrociato anche le verifiche su altre banche come Popolare di Vicenza e Banca Etruria, visto che Methorios — di cui ha una partecipazione anche l’ex candidato sindaco di Roma, Alfio Marchini — ha ricevuto numerosi finanziamenti.

Il sospetto dei magistrati, si apprende, "è che queste società siano state disponibili a compiere le cosiddette operazioni «baciate» che hanno consentito a Veneto Banca di erogare fondi ad alcuni clienti importanti con la garanzia che avrebbero poi acquistato azioni ma anche quote di obbligazioni subordinate in modo che la banca fosse sollevata dall’onere di detrarne il controvalore dal patrimonio di vigilanza, come prescritto da Bankitalia".

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