Trasporti, Cna Fvg contro il cartello dei costruttori di camion

Anche le imprese di trasporto della Cna-Fita del Fvg scendono in campo contro il cartello delle case costruttrici di autocarri, sanzionato dalla Commissione Ue con una multa di 3 miliardi, partecipando all’azione collettiva di risarcimento

Anche le imprese di trasporto della Cna-Fita del Fvg scendono in campo contro il cartello delle case costruttrici di autocarri - sanzionato dalla Commissione Europea con una multa di circa 3 miliardi di euro -, partecipando all’azione collettiva di risarcimento. Solo in FVg, stando alle prime adesioni di associati Cna, potrebbe tornare nelle tasche delle aziende di autotrasporto coinvolte almeno un milione di euro.

 Cna-Fita, prima associazione di categoria in Italia che ha promosso l’azione (gratuita per gli associati) contro il cartello, sta invitando tutti gli autotrasportatori - non solo quelli per conto terzi - che dal 1997 al 2013 hanno acquistato un veicolo superiore alle 6 tonnellate a partecipare al cartello delle case MAN, Volvo/Renault, Daimler, Iveco e DAF. Tutte hanno ammesso (eccetto, al momento, Scania perché ancora sotto inchiesta), su sollecito dell’Unione Europea che ha effettuato una indagine, di aver concordato l’aumento dei prezzi dei mezzi; man mano che l’UE dava indicazioni stringenti sulle tipologie di emissione dei motori (per es. euro 6) e progettava nuove motorizzazioni che rispondessero ad esigenze più ecologiche dettate dal mercato europeo, le case produttrici italiane ed europee continuavano infatti a commercializzare agli autotrasportatori dei veicoli non in linea alle indicazioni europee e a prezzi iniqui.

Intanto in paesi come Slovenia e Romania, però, si applicavano prezzi al di fuori dell'Unione Europea inferiori del 20%, dando vita a un’ulteriore forma di concorrenza sleale che si aggiunge al già noto fenomeno del cabotaggio.

 

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