Superbonus, volano da 370 milioni di euro per il padovano

PADOVA. Il Superbonus 110% potrebbe valere per la provincia di Padova fino a 370 milioni di euro, con benefici fiscali che toccano i 400. È la stima che arriva da Confartigianato Padova: l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio (che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 in particolare per interventi in ambito di efficienza energetica, lavori antisismici, installazione di impianti fotovoltaici), mobiliterà a Padova, sino al 2026, almeno 63 milioni di euro ogni anno. Trecentosettanta milioni in totale, che diventano 2 miliardi a livello regionale e 14 a livello nazionale.
Qual è la dimensione del mercato potenziale del Superbonus 110% in provincia di Padova? La risposta arriva grazie all’elaborazione-dati di Smart Land in esclusiva per Confartigianato Imprese Padova. «Considerando che solo il 12,5% degli alloggi e degli edifici residenziali della provincia di Padova è nelle migliori due classi energetiche (classi A e B) e considerando la situazione di rischio sismico e lo stato di conservazione degli edifici, le potenzialità sono molto elevate», spiegano da Smart Land.
In provincia di Padova sono infatti presenti oltre 191 mila edifici residenziali che sommano circa 409 mila abitazioni: in questo contesto vivono circa 940 mila persone. «Il 29, 2% degli edifici (56 mila) per un totale di oltre 105 mila abitazioni (25, 8%) nelle quali risiede il 27, 7% della popolazione è in un Comune in zona di rischio sismico 3, dunque un rischio basso ma non nullo».
Questo insieme di edifici e alloggi potrebbe beneficiare degli interventi legati al superbonus sismico del 110%, a maggior ragione considerando che in provincia di Padova il 64, 5% degli edifici è costruito con murature portanti e solo il 20, 6% in calcestruzzo armato. «Va anche considerato poi che il 12, 3% degli edifici si trova in pessimo o mediocre stato di conservazione e dunque necessita di interventi dal punto di vista strutturale», si legge nell’analisi.
Sul fronte energetico, la nostra provincia è virtuosa rispetto alla media regionale e nazionale. Nel 2018, secondo dati Enea, in provincia di Padova si sono investiti 100 euro per abitante per azioni di rigenerazione energetica degli edifici, contro una media regionale di 92 euro e una media nazionale di 55 euro.
«Ma c’è ancora tanto da fare» sottolineano da Confartigianato «Visto che ad oggi solo il 65% degli edifici è provvisto di Ape (ossia l’attestato di prestazione energetica) e che di questi solo il 12,5% sono edifici in classe A (8, 1%) o in classe B (4, 4%). Ben il 51% degli edifici provvisti di Ape sono nelle due peggiori classi energetiche (F e G) e dunque sono edifici che consumano troppa energia e soprattutto non rispettano gli standard ambientali richiesti dal raggiungimento degli obiettivi, internazionali e locali».
L’elevata propensione all’investimento in riqualificazione in provincia di Padova, lascia intravvedere una buona prospettiva per gli effetti di questo bonus. Lo sottolinea anche Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Padova: «Una misura importante per l’artigianato padovano. Forse l’unica, delle tante previste nei vari decreti, che esce dalle logiche dell’assistenzialismo.
Auspico dia vita ad un incremento delle commesse al quale dovrà corrispondere prontezza ed adeguatezza di risposta da parte delle nostre imprese. Positive anche le ulteriori aperture allo sfruttamento del superbonus ottenute in sede di conversione del decreto rilancio. Speriamo che la domanda non venga penalizzata dalla eccessiva burocrazia riducendo la “potenza di fuoco” del provvedimento già limitata rispetto alle sfide, straordinarie e senza precedenti, poste dalla crisi Covid-19». —
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