Scontro Governo Autostrade, il concessionario: «Difenderemo i nostri azionisti e obbligazionisti»

Il Governo sta facendo i conti, la revoca della concessione consterebbe svariati miliardi, si studia come intervenire. Si fa spazio l’ipotesi di una sanzione. Intanto il titolo crolla sulle dichiarazioni dei vertici dell'Esecutivo a mezzo social network

ROMA. Dopo gli attacchi incrociati dei due vice-premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini la società azionista di Autostrade per l'Italia, Atlantia, spiega in un comunicato che la revoca della concessione può avvenire solo in presenza di una contestazione specifica. L’avvio di una procedura finalizzata alla revoca della concessione nella titolarità della controllata Autostrade per l’Italia, si legge nella nota, «deve osservare che tale annuncio è stato effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell’accaduto».

Inoltre spiega che pur considerando che anche nell’ipotesi di revoca o decadenza della concessione - secondo le norme e procedure nella stessa disciplinate - spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili, le modalità di tale annuncio possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti della Società.

«Atlantia – si legge ancora - pertanto continuerà a supportare la controllata Autostrade per l’Italia nelle interlocuzioni con le Istituzioni in questa delicata fase avendo riguardo anche alla tutela dei propri azionisti ed obbligazionisti con una corretta e tempestiva informazione al mercato».

Il vice-premier Salvini sempre su twitter scrive: «Atlantia (#Autostrade) riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari, chiedendo altri milioni agli Italiani in caso di revoca della concessione da parte del Governo dopo la strage di #Genova».

Le dichiarazioni a mezzo Social Network dei rappresentati del governo infatti hanno fortemente inciso sull’andamento del titolo, punendo anche i piccoli risparmiatori investiti nelle azioni di Atlantia. L’andamento del titolo infatti è diretta conseguenza delle dichiarazioni di Di Maio e del premier Giuseppe Conte, che ieri hanno affermato di voler revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia. Procedura che richiede una serie di passaggi e per di più una previsa contestazione. Inoltre, secondo le stime effettuate, la revoca della concessione costerebbe tra i 15 e i 20 miliardi alle casse dello stato. Da quel che risulta, di fronte a questa prospettiva, si starebbe pensando di fare un passo indietro e l’esecutivo starebbe ora ragionando su una sanzione e non su una revoca della concessione, la fonte è Reuters, come si legge in un tweet del direttore di Lettera 43 Paolo Madron. Sempre Madron scrive su Twitter «Un po' di notizie. Martedì 21 il cda di Atlantia riconfermerà la fiducia all'ad Castellucci, che potrebbe però fare il gesto di presentarsi dimissionario. Quasi sicuro invece l'azzeramento della Comunicazione guidata da @FFDelzio».

«Sicuramente il governo prenderà un provvedimento di messa in mora del concessionario - ha detto a Reuters il vice ministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, aggiungendo - che si sta ancora valutando che tipo di azione intraprendere contro la concessionaria, per la quale, dice “le responsabilità sono oggettive».
 

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