Salone nautico di Venezia: presenze al raddoppio nella vetrina di una filiera da 1,57 miliardi di fatturato

Prima dell’arrivo del Covid, secondo la ricerca “Le Capitali della Nautica”, a cura di Fondazione Symbola per Confindustria Nautica, la Lombardia è al primo posto tra le regioni italiane con un fatturato da 2,2 miliardi, seguita proprio dal Veneto con 1,57 miliardi
Il Salone nautico nell'edizione 2019
Il Salone nautico nell'edizione 2019

Nove giorni di full immersion per gli appassionati del mare di tutta Italia. Sempre più vicina l’inaugurazione del Salone Nautico di Venezia. Da sabato fino al 6 giugno, gli spazi storici dell’Arsenale ospiteranno il meglio della cantieristica navale italiana: imbarcazioni da diporto, barche da lavoro, di servizio, motori a impatto zero, ma anche super yacht di lusso e barche a vela.

E dopo lo stop imposto nel 2020 dalla pandemia, la seconda edizione del Salone raddoppia rispetto all’esordio del 2019. È infatti previsto l’arrivo di 220 imbarcazioni e 160 espositori. Numeri inaspettati, se si considera che appena due anni fa furono una cinquantina le barche ormeggiate e un centinaio gli espositori.

Nel campo delle imbarcazioni a motore l’ammiraglia sarà il Ferretti 1000, la più grande della gamma Ferretti Yachts, i motor yacht tradizionali che hanno iniziato la fortuna del gruppo Ferretti. Trenta metri di grande qualità per il cantiere che ha sede a Forlì. Trenta metri anche per il DP 100 esposto da Dalla Pietà (Venezia). Il Gruppo Azimut Benetti (Torino) espone Magellano 26, ultima nata della serie. Nel campo della vela l’ammiraglia è il Mylius 76, cantiere con sede in provincia di Piacenza che si dedica alla costruzione di performance cruiser, spesso vincenti in regata, recentemente protagonista di un riassetto aziendale che porterà a un rinnovamento della gamma.

COMPARTO REGIONALE

Ma tra i tanti espositori, è racchiuso anche il meglio della capacità industriale veneta. È il caso del cantiere Italia Yachts nato nel 2011 a Chioggia e specializzato nella realizzazione di barche a vela; o ancora di Studioplast, cantiere nato nel ’77 a Marcon, da anni trasferitosi a Casale sul Sile e specializzato nella costruzioni di barche dai 6 ai 25 metri. Ma anche di aziende specializzate nella componentistica per la nautica, come la Sates Energy Solutions di Padova che realizza batterie per yacht, barche di piccole dimensioni e per motori elettrici.

Del resto, la nautica da diporto italiana è un settore industriale da 11,8 miliardi che ha segnato una crescita dell’8,9% tra il 2015 e il 2018. Prima dell’arrivo del Covid, secondo la ricerca “Le Capitali della Nautica”, a cura di Fondazione Symbola per Confindustria Nautica, la Lombardia è al primo posto tra le regioni italiane con un fatturato da 2,2 miliardi, seguita proprio dal Veneto con 1,57 miliardi. Quanto agli addetti, il settore a livello nazionale ne coinvolge circa 17.245 nella costruzione; 105.549 nella subfornitura ai cantieri e componentistica; 39.870 nelle riparazioni, nel refit e nei servizi.

Venezia centrale

L’ambizione del Salone Nautico è di rivestire un ruolo da protagonista in tutto il Mediterraneo Orientale: tanto per il settore del turismo nautico quanto per quello industriale. Ne è convinto Alberto Galassi, ceo di Ferretti Group, leader mondiale nella progettazione, costruzione e vendita di yacht a motore e da diporto di lusso. «Non esistono saloni nautici dal Libano fino a Venezia, passando per la Turchia, Grecia, Croazia, Slovenia», spiega dice Galassi, «c’è una buona metà del mar Mediterraneo che ha adesso la possibilità di avere un unico Salone Nautico.

Siamo grati a Cannes, a Montecarlo per quanto fatto negli anni scorsi, ma con tutto il rispetto io scelgo anche Venezia, non ci penso un secondo. Venezia offre logistica, alberghi, trasporti, cultura, ha tutto ciò che una città può offrire», aggiunge Galassi, che poi analizza il panorama dell’industria nautica in Italia e in Veneto: «Venezia può prestarsi alla costruzione di navi e imbarcazioni da diporto, ma soprattutto potrebbe diventare centro di rimessaggio per gli yacht nel periodo invernale. Oggi il comparto è appannaggio quasi esclusivo di Costa Azzurra e Tirreno».

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