Safilo, scende il debito del 6,6%. Sale l'utile netto

Il ceo Luisa Delgado: "Accelerazione nelle vendite nel secondo trimestre, passi avanti nella semplificazione dei flussi industriali e distributivi. Riduzione dei costi per una migliore efficienza"

Cala il debito Safilo del 6,6% nel primo semestre dell'anno a 102,8 milioni di euro. Lo svelano i dati approvati dal Cda il 23 agosto in serata.  Le vendite nette dei primi sei mesi del 2016 hanno registrato una flessione del 3,5% a cambi correnti e del 2,1% a cambi costanti, mentre le vendite dei marchi in continuità sono cresciute del 5,3%. Il business ha recuperato slancio nel corso del secondo trimestre, con ricavi sostanzialmente in linea con il secondo trimestre dell’anno precedente a cambi correnti (-0.3%) ma in crescita del 2,0% a cambi costanti.

In totale le vendite nel semestre registano 651,1 milioni di ricavi. Per un Ebitda di 58,3 milioni in calo del 7% e un utile netto di gruppo (adjusted) di 22,9 milioni +130,6%. "La performance ha riflesso il miglior andamento delle vendite dei brand in continuità, con una crescita nel trimestre del 9,0% a cambi costanti che ha più che compensato l'impatto negativo dei marchi che non fanno/non faranno più parte del portafoglio del Gruppo - spiega l'azienda - .La crescita è risultata particolarmente evidente in Europa, nel core business nord americano, mentre la performance dell’Asia è rimasta debole".

“Nel secondo trimestre, siamo riusciti a mettere a segno un’accelerazione delle vendite, recuperando buona parte della performance registrata nel primo trimestre a seguito delle carenze di servizio che ci avevano impedito di cogliere appieno le opportunità derivanti dal nostro portafoglio ordini - ha spiegato l'ad Luisa Delgado - La redditività industriale è risultata in linea con l'anno precedente e questo anche grazie agli ulteriori passi avanti
compiuti nell’ambito della semplificazione dei flussi industriali e distributivi e della modernizzazione della nostra supply chain, focalizzandola su una maggiore internalizzazione delle produzioni all’interno di tutti i nostri
stabilimenti, soprattutto quelli in Italia. Sul fronte operativo, abbiamo continuato a lavorare sul programma di
riduzione dei costi volto a migliorare l’efficienza delle nostre spese generali"

 

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