Popolari: al via la commissione d'inchiesta in Regione Veneto

Con le audizioni ai rappresentanti delle Associazioni dei correntisti, degli azionisti, degli obbligazionisti e dei sindacati degli Istituti bancari del Gruppo Veneto Banca e del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, sono iniziati i lavori della Commissione speciale d'inchiesta istituita per analizzare i fatti che hanno interessato il sistema bancario in Veneto, specie banca popolare di Vicenza e Veneto Banca.
"Obiettivo della Commissione - ha spiegato il presidente Maurizio Conte (LT) - è quello di definire un quadro generale di quanto è successo per cercare di dare indicazioni a quelli che sono gli organi competenti, consentendo loro di procedere nel miglior modo e il più velocemente possibile nel dare una risposta a chi è stato truffato. Il nostro intento - ha proseguito - è anche quello di dare indicazioni certe su quale futuro dobbiamo garantire al sistema bancario veneto, che non può essere messo in discussione in maniera generica, creando contraccolpi a tutto il sistema economico della nostra regione".
Rispetto alla richiesta di un tavolo di conciliazione con le banche coordinato dalla Regione, Conte ha dichiarato che si cercherà "di aprire un ponte tra la posizione degli istituti bancari e i correntisti, che hanno bisogno di un confronto per capire quale possa essere un percorso fattibile di compensazione economica".
Per quanto riguarda il fondo di 300 mila euro previsto in bilancio e il suo utilizzo, Conte ha precisato che "sarà compito della Giunta indicare chi saranno i beneficiari, sapendo che l'obiettivo è quello di una compensazione delle spese legali. A mio parere - ha infine sottolineato - ritengo che l'obiettivo dovrebbe essere anche quello di uniformare l'azione legale nei confronti degli istituti per evitare che si creino ulteriori speculazioni nei confronti di chi in questo momento ha bisogno di assistenza legale".
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