Per la metalmeccanica Fvg il 2022 sarà l’anno della ripresa

PORDENONE. Ottimismo per la metalmeccanica friulgiuliana a SamuExpo 2022. È quanto risulta dall’indagine svolta dal Comet, il Cluster della Metalmeccanica FVG, durante l’ultima edizione (31 marzo - 2 aprile) della fiera internazionale di Pordenone dedicata ai macchinari e alle tecnologie per le imprese produttive.
E, a distanza di un mese, soddisfazione per le opportunità di business create dal Cluster con 11 buyer da Austria, Germania e Svizzera: su 42 incontri in fiera, 3 trattative chiuse positivamente, 9 sono vicine alla conclusione, 8 quelle aperte.
Nei due padiglioni di SamuExpo da oltre mille metri quadri di spazi occupati dedicati alla metalmeccanica, organizzati dal Comet, hanno partecipato 74 aziende. Sul campione degli intervistati (prevalentemente imprenditori, manager e impiegati delle PMI), il 61% si dice motivato da nuovi progetti, il 17% dichiara di non essere mai stato meglio dal punto di vista professionale, e il 14% è fiducioso. Di contro, solamente il 5% manifesta pessimismo o si sente decisamente demoralizzato.
Il bicchiere risulta però mezzo pieno. A fronte di un 92% convinto che il 2022 sia l’anno della ripresa, il 43% teme che quest’anno sarà ricco di insidie e il 48% che il peggio debba ancora venire.
Gli imprenditori friulani si sentono minacciati soprattutto dal costo delle materie prime e dell’energia, due temi che fanno leggere anche il surplus di ordini come un aspetto preoccupante, così come destano timori la situazione geopolitica e le difficoltà a reperire personale qualificato, aspetto sempre più ricorrente negli ultimi mesi. Mentre la pandemia risulta essere già uno spettro del passato.
La metalmeccanica è il primo comparto economico regionale, con circa 5000 aziende tra società di capitali e di persone (il 48% delle imprese manifatturiere), oltre 72.000 occupati, e 7,5 miliardi di euro di export stimato.

Spiega Saverio Maisto, direttore del Comet: «In fiera abbiamo condotto un’indagine volutamente molto semplice, con l’obiettivo di conoscere il pensiero degli attori della metalmeccanica friulana ma anche di confermare ciò che sosteniamo da sempre, ovvero che in ogni ambito i dati sono fondamentali perché ci permettono di avere un quadro chiaro della situazione».
«SamuExpo – continua Maisto - è stato, l’ultima occasione di incontro nel 2020 e la prima nel 2022. A fronte di una diffusa voglia di ricominciare ad incontrare di persona partner e clienti, pensavamo che anche a fronte della difficile situazione geopolitica, la sfiducia per il futuro fosse uno stato d’animo diffuso. Con i dati alla mano, ci siamo dovuti ricredere».
Prosegue il direttore del Comet: «Gli imprenditori friulani della metalmeccanica non abbandonano l’approccio costruttivo votato alla resilienza che da sempre li caratterizza e mettono in campo la capacità di guardare al futuro pronti ad affrontare nuove sfide».
«È “potenziamento” la parola chiave del futuro della metalmeccanica: delle competenze in azienda, delle tecnologie, del modello di business, della visibilità, delle collaborazioni con partner ed enti formativi. Ed è per affiancare le imprese in questo percorso – prosegue il manager – che stiamo sviluppando nuovi importanti progetti. Ad esempio, stiamo lavorando al nuovo catalogo COMET+ che racchiude molteplici momenti formativi studiati ad hoc, sulle specifiche esigenze di aggiornamento professionale manifestate dalle aziende; stiamo anche sviluppando importanti progetti sul tema della parità di genere e interessanti collaborazioni con le scuole e gli enti formatori della regione».
Una seconda indagine durante SamuExpo è stata poi rivolta agli oltre 500 studenti che hanno visitato gli stand, per coinvolgerli e avvicinarli al settore in modo divertente.
Dieci domande a scelta multipla studiate per raccontare altrettante interessanti curiosità sul mondo della metalmeccanica, come il numero dei componenti necessari per costruire un’automobile, il numero dei chilometri percorsi dal componente meccanico friulano che è andato più lontano, oppure l’anno in cui ha debuttato sul mercato il cobot.
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