Patto dello champagne fra Illy e Rothschild con il Polo del Gusto

Accordo fra la sub-holding triestina e la potente dinastia francese oggi guidata dalla settima generazione all’insegna dell’eno-gastronomia

Piercarlo Fiumanò

Patto dello champagne fra Riccardo Illy, top manager presidente del Polo del Gusto, e la famiglia Rothschild, una delle più note e prestigiose d’Europa. Un’alleanza Italia-Francia che si fonda «sulla ricerca della qualità delle materie prime e la passione per l’enogastronomia». I Rothschild, una delle più note e importanti casate d’Europa, posseggono infatti investimenti storici nel mondo del vino e proprietà in Francia, a partire da Bordeaux fino a Reims in Champagne, Sud America e Cina. Un fine anno letteralmente con il botto per il gruppo controllato dalla famiglia Illy (nel 2021 oltre i 100 milioni il fatturato aggregato) che ha chiuso il terzo trimestre in positivo, con crescita tendenziale dal 2 a oltre il 10 per cento per le controllate. Nei piani c’è l’obiettivo di sbarcare in Borsa partendo dai marchi più maturi come il tè Dammann Freres e il cioccolato Domori. Fra i progetti anche il primo negozio plurimarca (il lancio è previsto nei primi mesi del 2023 e come sede in pista c’è Trieste) e nelle vendite online.Oggi guidata dalla settima generazione, la maison Rothschild, che fa risalire le sue origini alla seconda metà del ‘500, continua a innovarsi senza dimenticare la propria tradizione secolare, ben radicata nel cuore dell’area dei Grands Blancs, dove nascono le uve di Chardonnay più pregiate. Fra i corsi e ricorsi degli intrecci imprenditoriali fra Trieste e la Francia si può ricordare che il potentissimo barone Rothschild nell’Ottocento si alleò con il barone Pasquale Revoltella sottoscrivendo 50.000 azioni del Canale di Suez, e trascinando con sé numerosi investitori anche triestini.

Domori, marchio di cioccolato del Polo del Gusto (che ha da poco inaugurato il primo negozio a Torino in Piazza San Carlo), sarà il nuovo distributore per l’Italia da gennaio del brand francese che riunisce i tre rami della famiglia Rothschild, ovvero Château Mouton Rothschild, Château Clarke e Château Lafite Rothschild. L’annuncio arriva dopo la firma in ottobre a Parigi del contratto di cinque anni (che nelle premesse potrebbe portare a nuove collaborazioni) tra Riccardo Illy e Philippe de Rothschild. Un incontro, quello fra i due top manager, che è stato favorito da Lamberto Gancia, vicepresidente di Domori.

I Rothschild attraverso quest’intesa vogliono penetrare in maniera importante nel mercato italiano dove finora erano presenti in modo più marginale. Ricordiamo, infatti, che il Polo del Gusto comprende Agrimontana con le sue confetture, Damman Frerès, casa francese di lusso del tè, Domori (fabbrica di cioccolato e brand che ingloba Prestat, il più amato dai reali inglesi, e Rococò), Pintaudi leader nei biscotti e Mastrojanni marchio del Brunello di Montalcino, con un tasso di crescita globale nel 2021 del 33,7%.Barons de Rothschild sbarca a Reims nel 2007 quando stabilisce la sua sede in una dimora storica dell’ Ottocento. Il vitigno principe è lo Chardonnay, selezionato dai migliori vigneti della denominazione. L’accordo con Illy avviene in una comune ricerca dell’eccellenza nella selezione della gamma di prodotti: «Sono molto felice di questa collaborazione – ha detto Riccardo Illy in una conversazione con Gusto di Repubblica - perché il livello qualitativo dello champagne è molto alto, in linea con tutti i prodotti e con la filosofia del Polo del Gusto – E sono entusiasta di collaborare con una famiglia di imprenditori così importante nel mondo, questo per me è un motivo di grande soddisfazione». —

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