Movimento a difesa del cittadino: BpVi verifichi le responsabilità della società di revisione

VENEZIA. L'ipotesi di falso in bilancio avanzata assieme all'associazione per delinquere dalla procura di Vicenza nell'inchiesta sulla Banca popolare di Vicenza apre, secondo il Movimento Difesa del Cittadino per tramite dell'avvocato Sergio Calvetti «la strada alle responsabilità in capo alla società di revisione che ha certificato negli ultimi anni i bilanci, causando il danno in capo agli azionisti, con il conseguente obbligo di risarcimento in ragione della legge n. 39 del 2010».
Per il legale trevigiano, fiduciario dell'associazione e legale che assiste al momento un migliaio di azionisti, ciò che interessa maggiormente a questi ultimi «defraudati dei propri denari, è la contestazione di falso in bilancio anch'essa prospettata nell'esposto presentato alla Procura».
«Se, da un lato vi è giusto motivo di soddisfazione verso l' attenzione posta dalla magistratura al nostro esposto» affermano l'avvocato Calvetti e il responsabile dell'associazione, Matteo Moschini, «riteniamo, dall'altro lato, vadano stigmatizzate le parole rese dal presidente dell'Associazione Azionisti Associati Bpv, nella persona dell'avvocato Arman, laddove parla di auspicabili boicottaggi dell'assemblea di dopodomani, 5 marzo. È auspicabile, infatti, che l'assemblea deliberi favorevolmente il passaggio in Spa ed apra le porte all'aumento di capitale da parte del consorzio delle banche, consentendo in tal modo la prosecuzione e la vita stessa della banca».
«Il nostro intento - conclude Moschini - è quello di perseguire i responsabili del tradimento e recuperare il maltolto ma consentendo al nuovo management di far proseguire l'attività della bancà».
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