Moretto: la tecnologia può sconfiggere i dazi

Le vendite all’estero garantiscono l’80% del fatturato. «Tariffe Usa, una barriera che con l’innovazione si può superare»

PADOVA. Alla soglia del quarantesimo anno di attività si regala una delle migliori posizioni nella classifica Top 500 riservata alla redditività tra le aziende padovane. È Moretto Spa fondata nel 1980 a Massanzago. Nel corso della sua storia ha saputo conquistare la leadership nella produzione di sistemi automatizzati per l’industria di trasformazione delle materie plastiche. Il 2018 è stato chiuso con un fatturato a 54,366 milioni e un margine operativo lordo di 11,48 milioni.

Nell’analisi realizzata dall’Università di Padova la redditività viene calcolata dal rapporto tra margine operativo e ricavi. Il valore esprime il reddito operativo generato dalla gestione caratteristica dell’azienda come percentuale sul fatturato. E rende così il margine operativo lordo comparabile tra aziende di diversa dimensione. In questa speciale classifica, con il valore del 21,6%, Moretto Spa risulta sesta tra le 500 aziende padovane.

«Il riconoscimento fa piacere, ma il bilancio si costruisce giorno per giorno in fabbrica e al contatto con i clienti, con l’unico obiettivo di risolvere i loro problemi – spiega Renato Moretto, fondatore e presidente dell’omonima società –. Il nostro segreto è lavorare per il cliente e il bilancio ne è la conseguenza, non viceversa».

Le macchine Moretto vengono utilizzate nei processi produttivi in diversi settori, tra cui automotive, beverage, medicale, packaging, ottico, elettrodomestici, elettronica, stampaggio tecnico, cavi, tubazioni e profili, film in bolla, riciclaggio e compounding. Il gruppo padovano è presente direttamente in oltre 70 paesi e conta su otto filiali, offrendo una gamma di soluzioni estremamente personalizzate.

Oltre alla sede principale in Italia, Moretto è presente con uffici vendita in Germania, Polonia, Turchia, Brasile, Stati Uniti, Russia, India e Cina. I collaboratori del gruppo sono più di 400. La quota dell’export supera l’80% del fatturato.

«L’internazionalizzazione era fin dall’inizio tra i nostri obiettivi, siamo nati facendo quello che gli altri non facevano – prosegue Moretto –. Dopo 10 anni di attività come dipendente, ho visto che in alcuni settori c’erano dei margini per fare meglio e mi sono messo in gioco. Non venivo da una famiglia con tante possibilità, ma avevo tanta voglia di fare e passione». L’area di riferimento della società padovana è quello degli Usa, mercato maturo ed efficiente. Attualmente la Moretto Spa ha 4.200 modelli prodotti, 70.000 prodotti venduti annualmente. Il tutto grazie a 75.000 metri quadrati di aree produttive su 250.000 totali, per oltre 1,9 milioni di macchine installate nel mondo.

«Siamo sempre più una società di engineering, ormai non so più distinguere se siamo di prodotto o servizi – continua il presidente – il nostro obiettivo è essere il miglior partner dei clienti. Il nostro principale impegno consiste nella ricerca continua e nella fornitura di soluzioni tecnologiche in grado di supportare il loro successo. Creare sistemi, processi e servizi pensati per essere ecosostenibili e per aumentare la produttività dell’impianto. E formazione del loro personale».

Tra le aziende leader nel settore delle materie plastiche, Moretto detiene più di 170 brevetti e continua a investire, in media, il 6% del fatturato annuo per le attività di ricerca e sviluppo che vengono svolte da un apposito centro R&D situato nel quartier generale di Massanzago. Il tema dei dazi e della tassa sulla plastica non sembra preoccupare troppo l’azienda padovana.

«I dazi sono barriere di ingresso, ma sono convinto che la tecnologia prima o dopo vinca sempre – conclude Moretto –. Sul tema della plastica dobbiamo renderci conto che l’umanità non può più rinunciavi. La stiamo usando in modo selvaggio certo, ma non dimentichiamo, ad esempio, che se togliessimo la plastica dagli ospedali, settore aereo, automobilistico o l’igiene, si bloccherebbe tutto». Ora l’azienda padovana è concentrata a metà gennaio per festeggiare il quarantennale di attività. Ma l’innovazione non si ferma: pronte due innovazioni di prodotto che debutteranno nei primi mesi del 2020. —

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