L'Italia vara le professioni del web grazie al team Venezia

Rivoluzione nel mondo di internet, partita proprio dalla Laguna: dal "reputation manager" al "wikipedian", ecco il catalogo ufficiale di 25 nuove professioni digital e online, catalogate UNI 11621

VENEZIA. C'è un'anima veneziana nella rivoluzione in atto nel mondo delle professioni della rete. Grazie a un gruppo di lavoro di “cape toste” guidate dal veneziano Roberto Scano - per una vita presidente dei webmaster italiani della Iwa, poi consulente dell'Agenzia digitale, ora presidente della commissione Uninfo per normare le professioni informatiche - l'Italia si è aggiudicata in queste ore un primato: è la prima nazione in Europa ad avere una norma che "cataloga" i professionisti del web. Non più un ammasso indefinito di competenze, dove l'esperienza dei professionisti poteva essere soffocata - davanti al pubblico di potenziali clienti - da improvvisati "esperti della rete", ma una norma che stabilisce "chi sa fare cosa" e come certificarlo.

Roberto Scano
Roberto Scano

Si chiama UNI 11621. Nel mondo della rete è una vera e propria rivoluzione: ed è partita dalla laguna. C'è il reputation manager, specializzato nello scovare il grado di reputazione di un'azienda o una persona in rete. C'è il Mobile Application Developer specializzato nello sviluppo delle app sui cellulari e tablet, il professista in E-learning, l'esperto in dati. C'è anche il "Wikipedian", lo specialista capace di identificare conoscenze, abilità e competenze di chi gestisce voci all’interno di Wikipedia: a definirne il profilo delle competenze è stato un altro veneziano, Luca Corsato, nell'ambito di un progetto nato in una biblioteca del Comune di Venezia, la Vez di Mestre.

Sono 25 le categorie dei professionisti del web: l'esperto di sicurezza avrà competenze diverse dall'esperto di motori di ricerca. Per definirli vi ha lavorato il Gruppo Web Skills Profiles, costituito nel dicembre del 2006 da Iwa Italy e coordinato da Pasquale Popolizio. A certificarle è ora una norma, che dà sostanza a professionalità centrali in questo nostro secolo, ma sinora indefinite.

"E' una novità di portata storica, per il mondo delle professioni della rete. La cosa importante è il catalogo di queste competenze: le aziende, chi fa attività di formazione, chi fa corsi, reclutamento persone avrà ora termini di riferimento comuni per paragonare due professionisti e scegliere quello migliore”, commenta Roberto Scano, in perenne viaggio, “il bello è che non ci sono nuovi ordini professionali, ma si lascia libertà al mercato di scegliere, usando però regole comuni. Se una persona si dichiara “tuttologo” del web dovrà dimostrare di avere le competenze richieste dalla norma ed essere valutato da una commissione: non basta l'autocertificazione in questi casi. Naturalmente, essendo professioni in costante sviluppo, anche la norma lo sarà, ogni anno e mezzo”.

Tra le nuove professioni quella dell'esperto in Wikipedia: che significa sì creare nuove voci nell'enciclopedia universale, ma utilizzarla anche come media per diffondere in open data archivi pubblici. La voce del “wikipediano” è stata realizzata da Luca Corsato, mestrino, amministratore di Opensensordata, che collabora da anni con il Comune di Venezia per la gestione di biblioteche e archivi. “Il wikipediano è un bibliotecario potenziato, che sa ricercare le conoscenze e renderle comprensibili”, racconta Corsato, “quando nel 2013 la biblioteca Vez si è spostata a Villa Erizzo, il responsabile Michele Casarin mi ha contattato per potenziare i servizi, pur a fronte di un numero ridotto di postazioni e con Barbara Vanin abbiamo pensato di utilizzare Wikipedia, per trasferirvi parte del patrimonio storico della biblioteca, formando persone per arricchire le voci. Abbiamo creato la voce vetro di Murano, con 3 persone che hanno arricchito anche le voci storiche su Venezia, Mestre, gli Archivi storici. E' stata una sfida “folle”, ma di successo".

Riproduzione riservata © il Nord Est