Lavoratrici, imprenditrici o madri? Il dilemma delle donne
Berton, Confindustria Belluno Dolomiti: urgente una riflessione generale su lavoro femminile e supporto alla famiglia. «Va potenziata la collaborazione tra pubblico e privato sul welfare»

«Più che festeggiare, dobbiamo riflettere su cosa possiamo davvero fare per supportare le madri che lavorano e che fanno impresa. Le nostre aziende stanno facendo il possibile, accanto a tutte le parti sociali, per migliorarne le condizioni di vita e lavoro, spesso però a mancare sono i servizi intorno. Per questo, il tema del sostegno alle mamme va affrontato con pragmatismo e senza ideologie a tutti i livelli, anche promuovendo e accelerando su forme di collaborazione pubblica e privata volte al potenziamento delle politiche di welfare».
A dirlo è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, in occasione della Festa della mamma.
«Esiste una relazione positiva tra tasso di occupazione femminile e tasso di fecondità totale. Nei Paesi dove la fecondità media è bassa – sotto 1,4 figli per donna – il tasso di occupazione femminile è inferiore al 60 per cento. Nei Paesi dove la fecondità media è elevata – sopra 1,7 figli per donna – il tasso di occupazione femminile è superiore al 70 per cento. Della prima fascia fanno parte i Paesi del Sud Europa, come il nostro. Della seconda le nazioni scandinave, i paesi baltici, il Regno Unito».
«Basterebbe questo – sottolinea Berton – per capire che servono servizi a sostegno delle famiglie, asili nido, strutture per anziani, centri diurni per disabili. I carichi familiari sono ancora principalmente sulle spalle delle donne; anche questo è un dato di fatto, sul quale lavorare culturalmente e per il quale ci vorrà ancora parecchio tempo. Nella montagna bellunese, in particolare, causa la logica dei numeri e il decremento demografico, la desertificazione dei servizi rischia di essere un ulteriore freno allo sviluppo dell'intero territorio».
«La famiglia non è una questione ideologica – siamo nel 2024 e il mondo evolve – ma una questione tremendamente pratica: non a caso, imprenditori e lavoratori lo hanno capito da tempo introducendo modelli positivi di welfare. La pandemia, per certi versi, ha accelerato molti processi, dallo smart working alla flessibilità degli orari in un'ottica di conciliazione vita privata-lavoro. È il momento che pure le Istituzioni evolvano, supportando davvero le famiglie, anche sui temi della residenzialità e il diritto alla casa».

Berton porta un esempio pratico, ovvero la collaborazione tra Confindustria e Comune di Longarone con l'obiettivo di creare un asilo nido in zona industriale per i genitori che lavorano nell'area: «È un'idea progettuale alla quale teniamo tantissimo e per la quale ringrazio il sindaco e tutti gli attori coinvolti – ancora Berton – . Parliamo di uno dei cuori pulsanti della nostra provincia».
«Servizi e cultura alla parità: questo deve essere l'impegno di tutte e tutti nel giorno della festa della mamma. Di fronte all'inverno demografico, servono soluzioni urgenti e concrete», conclude Berton.
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