Intelligenza generativa in fabbrica: Danieli Automation fa da apripista
L’azienda di Buttrio sta dimostrando come l’AI generativa può migliorare l’ingegneria dell’automazione industriale. A supportare l’integrazione dei sistemi è la friulana beanTech. Il Ceo Benedetti: «Siamo davanti a una rivoluzione»

Una collaborazione strategica per accelerare la trasformazione digitale del settore manifatturiero italiano. È quella stretta tra Siemens e Microsoft, presentata ieri a Milano, che vede coinvolta anche la friulana Danieli Automation, specializzata in soluzioni di automazione e controllo per impianti siderurgici.
La società di Buttrio è la prima, grande impresa in Italia a sperimentare e adottare Siemens Industrial Copilot, il prodotto di intelligenza artificiale generativa per l’ingegneria industriale frutto del “mix” tra la piattaforma digitale Siemens Xcelerator e i modelli di linguaggio di Microsoft Azure OpenAI Service. Obiettivo: ottimizzare i propri processi e prodotti e contribuire alla trasformazione digitale del comparto, trasferendo i vantaggi dell’AI generativa anche alle realtà con cui Danieli Automation collabora e che fanno leva sulla sua consulenza e sulle sue soluzioni per ottimizzare la lavorazione dei metalli.
Danieli Automation – 169 milioni di fatturato e oltre 500 dipendenti – sta dimostrando come l’IA generativa possa migliorare l’ingegneria dell’automazione industriale e supportare gli ingegneri a ridurre il tempo, il carico di lavoro e la probabilità di errori.
«L’IA generativa è fondamentale. Noi di Danieli Automation siamo impegnati a sfruttarne la potenza per essere sempre all’avanguardia – commenta il ceo dell’azienda friulana Stefano Martinis –. Con Microsoft abbiamo da tempo una collaborazione focalizzata sulla piattaforma cloud Azure, che ci consente di accedere in modo flessibile a risorse computazionali, capacità di analisi e servizi intelligenti, garantendoci capacità di adattamento e sicurezza. Siemens Industrial Copilot ci consentirà di sfruttare al meglio la crescente quantità di dati disponibili in fabbrica e porterà la collaborazione uomo-macchina a un livello superiore, dando impulso all’innovazione e aumentando in modo significativo la competenza ed efficienza dei nostri progettisti».
«Vantaggi – continua Martinis – che si rifletteranno sulle realtà con cui collaboriamo e che fanno leva sulla nostra consulenza e sulle nostre soluzioni per la progettazione e realizzazione di impianti per la lavorazione dei metalli. In questo modo intendiamo contribuire alla trasformazione digitale dell’intero comparto».
Un assist importante al raggiungimento dell’obiettivo lo sta dando un’altra impresa friulana, beanTech, specializzata nell’integrazione di soluzioni informatiche e nella ricerca connessa allo sviluppo software, da 20 anni partner di Danieli. La società di Udine – 30 milioni di ricavi e 235 dipendenti – è già Siemens Industrial Edge Solution Partner. Con Industrial Copilot, amplia ulteriormente il proprio contributo allo sviluppo del settore, posizionandosi come un interlocutore chiave nel contesto dell’It e dell’Ot.

«Siamo partner tecnologico di quest’operazione – fa sapere Fabiano Benedetti, amministratore delegato di beanTech, presente ieri a Milano insieme ai vertici di Siemens e Microsoft in Italia – Floriano Masoero e Vincenzo Esposito – e all’Ad di Danieli Automation –. La novità presentata nel capoluogo lombardo interviene sulla parte di ingegnerizzazione. «In sostanza – spiega Benedetti – questo nuovo strumento aiuta l’ingegnere a mettere a punto il progetto, che si tratti di uno schema elettrico o del software di un impianto di produzione. Banalizzando, possiamo dire che funziona un po’ come chat Gpt: l’ingegnere di turno dialoga con un’interfaccia utente alla quale sottopone le proprie necessità e poi di volta in volta interviene con correzioni e ulteriori richieste per arrivare al risultato desiderato».
Qual è il vantaggio? Duplice: la velocità e le competenze. «Se pensiamo che i principali problemi per le imprese oggi sono la scarsa produttività e la desertificazione delle competenze – continua Benedetti – ecco che l’AI generativa ci viene in soccorso».
Uno strumento che si aggiunge a una valigetta degli attrezzi via via più ricca. Nel caso di beanTech, il nuovo prodotto si affianca infatti a una serie di altri che l’azienda di Udine propone per rispondere a esigenze lungo tutto l’ambito produttivo: dalla raccolta dati all’assistente virtuale che permette di migliorare i processi dentro la fabbrica, anche questo funzionale a migliorarne la produttività.
«Ci troviamo dinnanzi a un cambiamento epocale – chiosa Benedetti –. Non si tratta di un’innovazione incrementale, ma disruptive, che porterà un cambiamento radicale, paragonabile all’avvento di internet».
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