La veneziana Golden Goose, obiettivo 500 mln di ricavi nel 2021

VENEZIA. Golden Goose, la società di moda diventata famosa per le sneakers, punta a raggiungere un fatturato di circa 500 milioni entro il 2021, contro quello di 186 milioni del 2018. Per adesso non sta preparando la quotazione in Borsa, anche se la società è interamente controllata dal 2017 dal fondo Carlyle.
«E' un'operazione lontana - ha dichiarato il ceo, Silvio Campara, a margine del convegno sulla moda organizzato da Mediobanca - comunque pensiamo in grande e faremo qualsiasi passo che ci consentirà di creare valore, Borsa compresa». Golden Goose ha chiuso il 2018 con un giro d’affari di 186 milioni di euro, in crescita del 30%.
«L'ebitda margin - ha rivelato il ceo - si è attestato al 33%. Il 90% del giro d'affari viene realizzato attraverso gli accessori, ossia pelletteria, sneakers, e stivali, il 10% attraverso l'abbigliamento. «Vogliamo rimanere fedeli a noi stessi e quindi non abbiamo nessuna intenzione di far pesare di più l'abbigliamento», ha dichiarato ancora Campara, aggiungendo: «semmai stiamo pensando alle borse, ma faremo un passo alla volta, puntando sempre sulla nostra caratteristica di artigianalità».
L'azienda, fondata nel 2000 a Venezia da Francesca Rinaldo e Alessandro Gallo, è passata più volte di mano, vedendo comparire nel capitale vari fondi di investimento, da Dgpa a Ergon Capital Partners fino a Carlyle dal quale è stata rilevata nel 2017. La società nel 2012 «fatturata soltanto 21,5 milioni di euro».
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