La Cisl che cambia: il fiore della Porto. Il testimone a Rota

La Cisl cambia vertice. Franca Porto passa le consegna a Onofrio Rota, pugliese d'origine, trevigiano d'adozione. Furlan: "Una scelta che è un buon esempio da seguire". Al segretario 94 voti su 102 espressi

“Dobbiamo misurarci con la contrattazione aziendale e territoriale”. Si è presentato con queste parole Onofrio Rota, trevigiano di 48 anni, eletto nuovo segretario della Cisl del Veneto. Succede a Franca Porto che ha guidato la Cisl regionale nell’ultimo decennio, e che Rota ha ringraziato “per il lavoro da leader coerente, svolto con serietà e determinazione, tutto volto alla preparazione del cambiamento”.

"E adesso ci vuole un fiore" ha chiuso Franca Porto, nel suo discorso di uscita dal suo ruolo pubblico, prendendo in prestito le parole scritte da Gianni Rodari – e messe in musica da Sergio Endrigo e Luis Bacalov nel 1974, per indicare il ruolo a cui la Cisl veneta deve tendere: essere il fiore della Cisl. Così sarà se saprà “guardare ed ascoltare i segreti che raccontano le cose di ogni giorno”.


“La Cisl regionale con i suoi 420.000 iscritti è il sindacato in Veneto”, ha affermato Onofrio Rota nel suo discorso di insediamento, “ed oggi noi siamo chiamati ad interpretare le istanze di cambiamento che vengono dalla nostra base e dalla società, che ha bisogno di una Cisl delle libertà, dei diritti e delle uguaglianze, aperta e plurale”.


“La crisi”, ha aggiunto, “ci ha fatto aguzzare l’ingegno” riferendosi alla robusta azione contrattuale sviluppatasi negli ultimi sette anni perché ha “incentivato ad uscire dai vecchi perimetri contrattuali e a praticare soluzioni creative ed innovative, la “contrattazione nuova”, gettando così le fondamenta per un sindacato rigenerato e capace di rimanere soggetto promotore della crescita, sia nelle grandi come nelle piccole realtà aziendali”. Da qui l’invito alla rappresentanza del mondo industriale e alle sigle Cgil e Uil, a rischiare assieme, misurandosi sul versante della contrattazione aziendale e territoriale.

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La redazione


Rota ha annunciato anche un impegno diretto della Cisl in occasione del referendum confermativo sulla Riforma Costituzionale che si svolgerà ad ottobre e ha proposto che l’autonomia del Veneto sia un progetto con contenuti condivisi dalle parte sociali: “Una riforma della organizzazione amministrativa della nostra regione è urgente, anche riducendo il numero dei Comuni”.


Secondo Rota il Veneto è una delle regioni con più spiccata vocazione manifatturiera e dovrà affrontare la sfida dell’industria 4.0. “Il ripensamento generale del sistema delle relazioni industriali”, sottoliea Rota, “dovrà riguardare tanto il sistema manifatturiero quanto l’ampia e crescente area del terziario e dei servizi. Non dovrà infine andar disperso l’ottimo lavoro svolto nelle relazioni con l’importante mondo dell’artigianato”.

 

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