Keyline rileva controllo della portoghese Luso

La società che si occupa di progettazione e produzione di chiavi, macchine duplicatrici meccaniche ed elettroniche, ha raggiunto un accordo per una quota di controllo del maggiore importatore e distributore del Portogallo

TREVISO. La società coneglianese Keyline, che si occupa di progettazione e produzione di chiavi, macchine duplicatrici meccaniche ed elettroniche, ha annunciato di aver raggiunto un accordo per l'acquisizione di una quota di controllo di Luso Chav Lda, il maggiore importatore e distributore del Portogallo.

Fondata nel 1998 dagli attuali manager Jorge Dias e Cristina Mesquita, Luso Chav diventa così la filiale di importazione e distribuzione per il Portogallo dei prodotti Keyline. «Unendo le reciproche competenze che le due aziende possono mettere in campo alla copertura di mercato assicurata da Luso Chav - sostengono i vertici di Keyline - sarà possibile dare lustro alla tecnologia avanzata presente nei nostri prodotti».

Dunque, il ministero, chiarisce Toninelli, «approfondirà con attenzione le richieste di chiarimenti per la parte di propria competenza, ma al tempo stesso aspetta le controdeduzioni della Regione Veneto». «Ieri, anche in relazione a questo tema, ho incontrato i parlamentari e consiglieri regionali veneti del M5S, così come mi capita di ricevere e di ascoltare esponenti di altri partiti, vedi il caso del Ponte di San Michele sull'Adda - conclude -. Ho avuto modo di apprezzare il loro lavoro, attento e approfondito, di sentinelle rispetto ai tanti dossier infrastrutturali che interessano un'area di fondamentale importanza per il Paese».

«Noi abbiamo salvato quest'opera che, lo ricordo a tutti, è la più grande a livello nazionale oggi in cantiere: 2 miliardi 258 milioni di euro di opere e 36 comuni, 14 caselli e 94 chilometri e mezzo: l'abbiamo salvata in totale trasparenza coinvolgendo la Corte dei Conti, l'Autorità nazionale anticorruzione, l'Avvocatura dello Stato, al punto tale che dal primo gennaio 2017 il nuovo commissario della Pedemontana è il vice Avvocato generale dello Stato, Marco Corsini».

È stata la risposta del Presidente del Veneto, Luca Zaia, alle parole del ministro. «Abbiamo sempre reso pubblici i dati della Pedemontana, sono online, chiunque li può vedere. Per qualsiasi dubbio noi siamo disponibili, non ci fanno paura le verifiche però è pur vero che questa non può diventare un'agonia - conclude il governatore -. Se c'è da fare qualcosa siamo qui, ma ad un certo punto bisogna anche porre la parola fine».

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