Venezia, il terminal di Fusina perde oltre il 10 per cento

VENEZIA. Dopo anni di continua ascesa, anche i traffici di navi traghetto nel cosiddetto terminal delle “Autostrade del mare” di Fusina si sono inevitabilmente ridotti a causa della pandemia, ma l’amministratore delegato di Re Port Mos, la società del gruppo Mantovani che gestisce la concessione portuale, resta ottimista.
«Il nostro hub è in grado di attirare del nuovo traffico internazionale e potrebbe essere anche in grado di fornire servizi di ormeggio alle grandi navi da crociera visto che le banchine arrivano ad una lunghezza di 300 metri» spiega Maurizio Boschiero «Per l'anno prossimo pensiamo di avere in portafoglio importanti nuovi clienti, grazie anche all’entra in funzione della seconda nuova darsena con altri due approdi per le navi, collegati alla rete ferroviaria e stradale del nordest».
Come tutte le altre infrastrutture logistiche anche i porti hanno risentito e risentono tutt’ora della contrazione dei traffici commerciali di merci e passeggeri via nave, ma non come gli aeroporti, per esempio, che stanno subendo un vero e proprio tracollo con previsioni di ripresa solo tra un paio d’anni, se tutto va bene. Inoltre c’è stata la ripresa, già finita, tra giugno e settembre. Il traffico dele navi traghetto ro/ro (merci caricate su camion o vagoni ferroviari) a Fusina ha perso oltre il 10 % rispetto all’anno scorso.
«Il terminal» dice Boschiero «chiuderà, comunque, il 2020 con 350 ormeggi, suddivisi tra le navi di Grimaldi, Anek, Neptum, tutte provenienti dall’estero attraverso Grecia e Turchia. I treni caricati a fine anno saranno circa 150, provenienti dal mercato automobilistico dell'est Europa e della Turchia. I vagoni ferroviari che viaggiano via traghetto porteranno in totale a Fusina 45.000 auto da Romania, Slovacchia e Turchia».
Più pesante la riduzione del traffico di passeggeri nel terminal delle “Autostrade del mare” che da qualche anno ha spostato il via vai di traghetti dal terminal crocieristico di Santa Marta, circa 50.000 a fine 2020, ovvero meno della metà rispetto al 2019, ma potrebbero subire un balzo in positivo la prossima primavera/estate se ci sarà una effettiva ripresa dei flussi turistici.
«Il 2020 è un anno difficile anche per noi lo chiuderemo in perdita» sottolinea l’amministratore delegato , Maurizio Boschiero «sia a causa del calo dei traffici, sia per i maggiori costi derivanti dagli investimenti sostenuti per il Covid richiesti dell’Autorità Portuale, e poi i problemi del mercato per le fideiussioni e la necessità di ricorrere alla casa integrazione per i nostri dipendenti. Per quanto ci riguarda abbiamo presentato una richiesta circostanziata di fondi a sostegno degli investimenti fatti per le misure anti-Covid e ci auguriamo che i l Governo provveda a garantirli anche ad un settore strategico come quello portuale».
«Ma dobbiamo essere ottimisti, gli Stati che si affacciano nel Mediterraneo utilizzeranno i nostri servizi che permetteranno di risparmiare quattro o cinque giorni rispetto alle rotte classiche verso il Nord Europa», aggiunge Boschiero. «Inoltre, a situazione della società Mantovani, che è il nostro socio di maggioranza, è molto migliorata, regolarmente in continuità e gode di una cassa positiva».
In quanto al sostegno finanziario dell’Autorità di sistema portuale – che nei mesi scorsi ha creato una crisi istituzionale nel Comitato di Gestione per il voto contrario all’operazione dei rappresentanti del Comune e della Regione – Boschiero che la crisi sia ormai stata superata e assicura che le attività del terminal di Fusina procedono nel piano rispetto del Piano di riequilibrio finanziario concordato con l’ente portuale e approvato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Anche Boschiero è preoccupato per le conseguenze della chiusura delle bocche di porto ogni qual volta entrano in azione le barriere del Mose: «durante le prove abbiamo avuto pochi problemi ma preme anche a noi che siano messe in atto le iniziative necessarie a far convivere la salvaguardia di Venezia con i suoi traffici marittimi». —
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