Terna, 800 milioni sul Veneto: via libera alla stazione di Volpago

Il piano dei prossimi dieci anni previsto dal gruppo delle infrastrutture. Nel trevigiano 150 milioni di risorse

Nicola Brillo

Ottenuto il via libera dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per la Nuova Stazione Elettrica di Volpago del Montello di Terna.

Un passo importante per far fronte alla crescete richiesta di infrastrutture energetiche del territorio. In particolare, si tratta di un'opera chiave per adeguare la capacità di trasporto dell’area trevigiana e dell’alto veneziano al crescente fabbisogno energetico, aumentando la sicurezza di esercizio e riducendo il rischio di disservizi.

La struttura veneta è parte dell’aggiornamento del Piano 2024-2028 di Terna, presentato il 25 marzo scorso. L'investimento della società guidata da Giuseppina Di Foggia supera i 150 milioni e il via libera si deve al confronto con la Regione Veneto e con gli enti locali coinvolti. L’impianto sarà realizzato in tecnologia blindata compatta a ridotto consumo di suolo e sfrutterà il corridoio della superstrada Pedemontana Veneta per minimizzare gli impatti sull’ambiente e sul paesaggio. Accogliendo le richieste territorio, l’ingombro della nuova stazione è stato ridotto di circa il 50%, portandolo a 33,5 mila metri quadrati rispetto agli oltre 60 mila previsti inizialmente.

Anche gli edifici che ospiteranno le apparecchiature sono stati progettati in armonia con il contesto rurale, con piantumazioni di essenze autoctone lungo l’intero perimetro. A completare l’investimento, un’operazione di profonda razionalizzazione della rete esistente. Con l’entrata in esercizio della stazione, verranno demoliti oltre 50 km di linee aeree e più di 300 sostegni, liberando 30 ettari oggi occupati da elettrodotti che attraversano 15 comuni tra le province di Treviso e Venezia. Solo tra Trevigiano e Veneziano spariranno 18,5 km di linee e 77 tralicci.

Sarà inoltre interamente smantellata la linea “Caerano-Vacil”: 33 km di infrastruttura e 232 sostegni che oggi tagliano la pianura dal Montello fino alla Marca orientale. I collegamenti della stazione alla rete nazionale saranno realizzati con 26 km di cavidotti interrati e appena 2 km di linee aeree, mentre gli edifici interni saranno integrati nel paesaggio agrario grazie a piantumazioni autoctone.

Nelle prossime settimane, Terna avvierà la fase di progettazione esecutiva dell’intervento e tutte le attività propedeutiche all’apertura dei cantieri.

Il Piano di Sviluppo 2025-2034 di Terna prevede oltre 23 miliardi di investimenti nei prossimi dieci anni (+10% rispetto al precedente Piano), consolidando l'impegno per un futuro sostenibile e decarbonizzato del Paese. Gli interventi sono essenziali per il perseguimento degli obiettivi nazionali ed europei di transizione energetica, indipendenza e resilienza del sistema elettrico. In particolare, il Piano di Sviluppo di Terna prevede per il Veneto un investimento di circa 800 milioni nei prossimi 10 anni con interventi infrastrutturali che consentiranno di ammodernare la rete esistente incrementandone il livello di efficienza, sicurezza e sostenibilità.

Tra i principali interventi, quelli per incrementare l’affidabilità energetica nei luoghi in cui si svolgeranno, da febbraio a marzo del prossimo anno, i Giochi Olimpici invernali Milano Cortina. Nel bellunese, Terna ha realizzato il collegamento alla rete elettrica nazionale della nuova Cabina Primaria “Arabba” di proprietà del distributore locale. Operativa, inoltre, la linea in cavo interrato di 24 km, tra Cortina e Auronzo di Cadore.

Nel Piano industriale aggiornato, Terna punta a 3,36 miliardi di Ebitda e 1,19 miliardi di utile netto al 2028, con 90% dei progetti già autorizzati e 80% coperti da contratti. Sul fronte tecnologico, il capitolo “digitale” vale 2,4 miliardi per cybersecurity, soluzioni innovative di monitoraggio e maggiore resilienza della rete di fronte ai fenomeni climatici estremi.

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