Pozza, Unioncamere: «O si investe in infrastrutture o il Veneto è a rischio declino»

Per il presidente delle Camere di commercio sono prioritarie la terza corsia sulla A4, che detiene il record per incidenti mortali, e il prolungamento della A27

«Ci sono 3 notizie importanti per il Veneto sul fronte delle infrastrutture: la prima è l’Ok del Ministero dei Trasporti agli investimenti per il potenziamento della A22 del Brennero, compresa la realizzazione della terza corsia tra Verona e l'intersezione della A1 e della terza corsia dinamica da Bolzano a Verona. Parliamo di circa 7 miliardi e mezzo di investimenti. La seconda riguarda il via libera alle opere olimpiche nel Bellunese per 250 milioni di euro, in particolare le tre varianti all’Alemagna di San Vito, Valle e Tai di Cadore, per interventi di messa in sicurezza e riduzione tempi di percorrenza in vista delle Olimpiadi di Cortina del 2026. La terza notizia è l’indagine ACI sugli incidenti stradali rilevati nel 2021, che assegna drammaticamente alla A4 il primato di autostrada più pericolosa della provincia di Venezia, con ben 66 i sinistri registrati, di cui 11 mortali, e una delle più pericolose d’Italia. E che anche nel 2022 ha registrato un tragico, altissimo tributo in termini di vite umane».

Mario Pozza
Mario Pozza

Così Mario Pozza, presidente di Unioncamere Veneto. che sostiene la necessità «per la politica di occuparsi rapidamente e con senso di responsabilità di questi temi».

Nel dettaglio, per il Bellunese «è necessario riattivare l’iter di valutazione per il prolungamento della A27 - o Superstrada o Passante Alpe Adria, la forma tecnica è poco importante – per garantire al Veneto uno sbocco diretto a Nord. Un corridoio transfrontaliero che possa facilitare i traffici commerciali e i transiti verso il Nord-Est Europa, in grado di allontanare il rischio di abbandono di quest’area da parte degli imprenditori e di consolidare il tessuto produttivo già esistente, arrestando lo spopolamento delle aree di montagna» sostiene Pozza.

A22
A22

Ricorda il presidente che è in via di completamento l’allaccio con la A27 della Pedemontana Veneta, un’arteria che collega tra loro le Autostrade A4, A31 e – appunto – A27, «che è porta di accesso ad una delle maggiori zone produttive d’Italia e intercetta importanti assi viari nonché mercati di approvvigionamento sia di materie prime sia di prodotti finiti, oltre che un’opera strategica per la potenziale capacità di sgravare la viabilità locale dal traffico pesante».

Per quanto riguarda l’emergenza A4 «è urgente completare la terza corsia per ripristinare prima di tutto la sicurezza di quel tratto autostradale ‘maledetto’ di 24 km, che ha causato tanti e drammatici lutti, guardando anche ai gravi disagi per le imprese e per il trasporto merci». E si appella al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Mi auguro che ora il Presidente se ne faccia carico».

Infine: «se queste opere non saranno realizzate in tempi brevi, il Veneto e il suo sistema economico e produttivo rischiano di non essere più la forza trainante dell’economia nazionale. Senza queste infrastrutture, il Veneto rischia il declino».

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