Olimpiadi 2026, in Veneto opere per oltre un miliardo di euro

La Corte dei Conti ha registrato il Piano degli interventi. Dal trampolino alle strade: l’elenco e i costi di tutte le opere

Giorgio Barbieri

Con l'atteso via libera da parte della Corte dei Conti è finalmente arrivata la garanzia che le opere previste per le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026 avranno copertura finanziaria. Il Piano degli interventi approvato dal governo Draghi a fine settembre, su proposta dell'amministratore delegato della società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa (SIMICO) Luigi Valerio Sant'Andrea, indica nel dettaglio le 73 opere, con relativo costo, "essenziali" per lo svolgimento dei giochi invernali.

Per il Veneto si tratta di tredici opere per un costo complessivo di oltre 1,1 miliardi di euro. Si va dalla realizzazione del villaggio olimpico a Cortina all'adeguamento dell'Arena di Verona per la cerimonia di chiusura, dalla ristrutturazione dello storico trampolino ai diversi interventi infrastrutturali come le attese varianti di Longarone e Cortina.

Il DPCM firmato da Draghi ha diviso le opere in due livelli di priorità: quelle "essenziali e indifferibili" e quelle "essenziali". Le prime dovranno essere consegnate entro dicembre 2025 per un "puntuale e corretto svolgimento dell'evento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 nei modi e nei tempi predefiniti".

Le seconde sono quelle che avranno "effetti durevoli per l'economia, in un'ottica di sviluppo e rilancio dei territori interessati e che costituiscono l'eredità dei Giochi olimpici. Per queste ultime la SIMICO è autorizzata ad avviare le opere per "stralci funzionali" fino al "loro completamento in funzione e subordinatamente al progressivo reperimento dell'integrale copertura finanziaria".

C'è poi un altro elenco di opere, quelle ritenute di "elevata complessità progettuale e procedurale", che sono sottoposte a una procedura semplificata e accelerata prevista dal PNRR: per il Veneto si tratta del villaggio olimpico di Cortina (47 milioni di euro), la realizzazione di un nuovo sistema integrato di mobilità intermodale a Cortina (95 milioni) e le varianti di Longarone (380 milioni) e di Cortina (483 milioni).

Tra gli interventi che dovranno essere necessariamente completati entro il dicembre 2025 c'è ovviamente l'adeguamento della pista di bob "Eugenio Monti" (85 milioni il costo) che ospiterà le competizioni di bob, parabob, slittino e skeleton. A gennaio dovrebbe tenersi anche la conferenza dei servizi che dovrebbe dare il via ai primi interventi sulla pista.

Anche il trampolino, simbolo delle Olimpiadi del 1956, dovrà essere consegnato entro il dicembre 2025. È prevista poi una spesa di 10 milioni per la ristrutturazione della struttura e del braciere, insieme a interventi infrastrutturali di collegamento tecnologico.

Per quanto riguarda la pista è arrivato anche il parere dirimente della Soprintendenza con il quale sarà possibile avviare la procedura di gara per l'affidamento dei lavori. Il progetto del primo stralcio prevede che le attività di demolizione selettiva e meccanica della pista esistente e del successivo ripristino ambientale dei luoghi siano eseguite nel rispetto delle più rigorose misure di salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, così come la procedura per la gara d'appalto sarà orientata a favorire la massima partecipazione da parte degli operatori con elevate capacità tecniche e organizzative, al fine di tutelare la qualità dell'opera. Il bando prevede che le opere siano completate entro 60 giorni dall'avvio del cantiere. Il via libera di Sant'Andrea si lascia alle spalle le polemiche sull'eventuale trasferimento delle gare a Innsbruck.

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