Un nuovo aereo Ryanair basato all'aeroporto di Venezia
Con il nuovo aeromobile, la flotta basata della compagnia irlandese salirà a 6 aeromobili in Veneto, per un investimento complessivo di 600 milioni di dollari. Pressing della compagnia low cost contro la tassa d’imbarco

Ryanair torna ad investire sul Veneto. Per la stagione invernale 2025 annuncia un nuovo volo basato a Venezia portando a sei complessivi i voli basati nella nostra regione (4 a Venezia e due a Treviso). Ma la richiesta alla politica nazionale e veneta è una sola.
«Per sbloccare il pieno potenziale di crescita dell'Italia, Ryanair chiede al governo di abolire l’addizionale municipale sui voli». Per l'occasione il chief commercial Officer di Ryanair, Jason McGuinness, è arrivato a Mestre per incontrare Camillo Bozzolo, direttore operativo Save, e annunciare assieme le novità che si portano dietro 600 milioni di dollari di investimenti totali sul Veneto, con 62 rotte tra Venezia, Treviso e Verona, l'aumento delle frequenze su 24 rotte e un indotto occupazionale di 5.400 persone inclusi i 180 tra piloti, personale di cabina e ingegneri.
L'eliminazione dell'addizionale municipale sugli imbarchi, precisa McGuinness, è possibile. E' stata concessa per Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Calabria con numeri di crescita per la compagnia aerea «spettacolari».
A Venezia l'invito è rivolto all'amministrazione comunale che aveva annunciato l'introduzione della tassa di imbarco, nei fatti rinviata a data da destinarsi dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato.
L'aumento dei traffici aerei invernali in Veneto, si è capito dall'incontro stampa, non risponde tanto all'appeal delle Olimpiadi invernali quanto a precise logiche di mercato per lo sviluppo dei traffici aeroportuali a fronte della difficoltà mondiale di reperire nuovi aeromobili. Un esempio, spiega Bozzolo, è l'aeroporto Marco Polo che cresce in estate del 1-2 per cento ma che nella primavera 2025 ha visto una crescita del 4-5 per cento e da ottobre punta almeno al 6 per cento.
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